pitale

Ortonovo, II-IV d.C

Profondo bacile in ceramica con labbro svasato obliquo ed esternamente appena modanato; la parete, di notevole spessore, ha andamento appena convesso. Il fondo è piano, appena sagomato rispetto alla parete, rastremata in prossimità di esso. L'imboccatura del recipiente è ovale. Questo tipo ha precedenti in ambiente greco e magnogreco, ricorre a Luni, in argille prevalentemente nordafricane (cfr. AA.VV., Scavi di Luni, II, "Osservazioni sulla ceramica comune di Luni", Gruppo 1b) dove è attestato soprattutto in livelli di IV-V e III sec. d.C. Pare pertanto che si possa, in seguito all'osservazione di questo materiale, ampliare le cronologie di Ostia, dove esso ricorre nello strato di abbandono dell'ambiente IV delle Terme del Nuotatore. Argilla arancio rosata, con numerosi grossi inclusi, prevalentemente bianchi o neri; lavorazione grossolana a tornio lento, rifinita esternamente a mano bagnata

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