ambre

Ortonovo, sec. I d.C età traianea

I due pezzi facevano parte con tutta probabilità di uno stesso gruppo. Infatti, sul dorso dei due leprotti affiancati, è rappresentata a graffito una mano, e sul piano slabbrato dietro l’animale, un piedino. L’inclinazione dell’erote corrisponde alla posa del bambino che si china per giocare con il leprotto. Vivace la caratterizzazione dei due leprotti, variati nella posa, intenti a mordere qualcosa; l’uno accucciato, l’altro a gobba alta. Una leggerissima striatura indica il pelame. Il volto dell’erote è lavorato con minute incisioni e microscopica punteggiatura di trapano. Visto di fronte, sia per la trattazione a vedute parallele, sia per lo scarso spessore, esso appare un po’ grottesco, diversamente dall’impressione che se ne ricava dalla visione laterale. La capigliatura è resa con piccole incisioni, con una ciocca rilevata sulla fronte. Sulle alette sono graffite leggere nervature. Caratteristica tecnica è il forellino ottenuto con il trapano, che in tutte le figure serve a separ

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