INSEDIAMENTO DI ETA' ROMANA E NECROPOLI (tracce di insediamento, insediamento)

Cavour,

In occasione di lavori di sbancamento per la costruzione di un edificio, sotto il livello agricolo spesso 0,60 m., sono emersi i resti isolati di una tomba ad inumazione e pochi metri a N-E i resti di strutture murarie pertinenti ad un insediamento. Della tomba, orientata NW-SE, lunga 1,95 m. e larga 0,50, si conservavano solo i tegoloni posti di piatto a costituire il fondo della sepoltura, mentre nessuna traccia è stata rinvenuta della copertura e dei resti osteologici. In mancanza di elementi datanti, in base alla posizione stratigrafica, si fa risalire ad una fase tarda della vita dell'insediamento. Gli avanzi di muri giacevano anch'essi ad una profondità di 0,60-0,70 m. rispetto al piano di campagna. Sono stati riconosciuti due ambienti rettangolari (A e B) delimitati a S-E da un muro d'ambito costruito con grossi ciottoli fluviali, a secco o legati da un impasto limo-sabbioso deperibile, spesso 0,70-0,75 m. A S-W questo muro piega ad angolo retto, e prosegue nelle due direzioni per 6 e 5,5 m., continuando oltre i limiti di scavo. L'ambiente A è definito internamente da un muro a secco in ciottoli; i profili esterni sono regolarizzati attraverso ciottoli spaccati accuratamente sovrapposti. Lo spessore non supera i 0,50 m. (0,60 in fondazione), mentre il perimetro si attesta a 1,70x2,50 m. L'adiacente ambiente B misura 2,50x2,50 m. I muri portati in luce non appartengono tutti alla medesima fase costruttiva. Uno strato di crollo di ciottoli e laterizi riempiva l'ambiente A, mentre il B presentava un consistente deposito argilloso, misto a frammenti di laterizi, che ha restituito frammenti di ceramica a pareti sottili e comune di impasto grezzo e fine, oltre che frammenti in vetro di varie forme, tra cui coppe costolate. In un secondo saggio, a W del precedente, è stato individuato un altro impianto che presenta le medesime tipologie costruttive e si estende per almeno 7x8 m. ed è databile al I sec. d.C. La presenza di 2 monete di Costantino nel crollo delle coperture fissa la fase di abbandono all'inizio del IV sec. Queste strutture farebbero parte del centro urbano di Forum Vibii. Poco lontano lo scavo ha rinvenuto un gruppo di tombe ad incinerazione, databili al I sec. a.C. Già nel 1984 era stato effettuato, non lontano, un recupero di alcune sepolture contenenti materiali databili tra età del Ferro e III sec. d.C. La tipologia, con cinerario in fossa terragna, rispecchia i costumi funerari della seconda età del Ferro in area ligure. Il tipo di ceramica, locale, grossolana, le forme dei contenitori e la tipologia degli oggetti di corredo, soprattutto le fibule, denunciano con chiarezza l'appartenenza delle sepolture ad un nucleo di popolazione ligure o celto-ligure della tarda età del Ferro. Da notare l'assenza di materiali che possano suggerire un'iniziale romanizzazione del territorio. La continuità spaziale fra le tombe più antiche di tradizione ligure e quelle di età imperiale sembrerebbe indicare una continuità d'uso dell'area cimiteriale situata ai margini dell'antica via di percorrenza. Le tombe più antiche costituiscono un terminus post quem per la costituzione del municipium, che si fa risalire all'epoca cesariana

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