PORTA SAVOIA O DEL PARADISO (porta, struttura di fortificazione)

Susa, Eta' romana imperiale seconda meta'

Porta romana aperta sul lato W della cinta urbica di Segusio, nota come Porta Savoia o Porta Paradiso. La struttura presenta due torri circolari del diametro di 5 m. collegate da un interturrio in cui si apre un solo fornice, in origine largo 5 m., probabilmente chiudibile tramite una cataracta. La torre nord è in parte celata dalla Cattedrale di San Giusto, che la ingloba, senza tuttavia appoggiarvisi, in quanto i muri della navata sud sono completamente indipendenti, separati da quelli della porta da un piccolo interstizio. Sulla torre sud si appoggiano invece la maggior parte degli edifici adiacenti alla porta da quel lato; la torre è stata molto danneggiata dalla presenza di fori e nicchie ricavate nella sua muratura. Nelle pareti delle torri si aprono finestre terminanti ad arco disposte in filari alterni su tre registri, quattro dalla parte interna della città; l'altezza originaria non è nota, dato che nel tempo le torri furono progressivamente abbassate alla stessa altezza della cortina tesa fra esse. La parte superiore della struttura, al di sopra del fornice, era alleggerita tramite finestre ad arco, disposte su quattro registri in gruppi alternati di tre e due. Per quanto riguarda le modalità di costruzione con cui è stata realizzata la porta, si osserva una tecnica affine a quella delle mura, indice della contemporaneità dei due apparati. La torre nord è dotata di un rinforzo a scarpa in frammenti di pietra e malta grigiastra, per un’altezza di 6,50 m; in entrambe le torri sono presenti i ricorsi laterali in mattoni disposti a lisca di pesce e visibili anche nei contigui tratti di mura. Porta Savoia fu realizzata con grande cura, anche se con materiali molto eterogenei: il nucleo centrale è costituito da opera cementizia, con caementa di natura varia, spesso di reimpiego, quali ciottoli di fiume, pietre, frammenti laterizi (mattoni, embrici, sospensurae), disposti però con cura. L’abbondante materiale legante presenta inerti di diversa sezione, di probabile origine fluviale. Per gli spigoli furono impiegati blocchi di pietra squadrati o lavorati, analoghi a quelli che, insieme alle tegole di reimpiego, formano le volte delle aperture. All’altezza del primo ordine di finestre dell’interturrio, le murature sono state realizzate esclusivamente con embrici o mattoni spezzati, legati da malta di calce. A 7 m. circa dal piano di calpestio attuale, i muri di entrambe le torri sono attraversati e regolarizzati da una nervatura in laterizio, destinata a concludere una fase di lavoro, forse eseguita con un ponteggio a terra, e a fornire un appoggio regolare alla fase successiva. I laterizi sono stati disposti sia in ricorsi orizzontali sia a spina di pesce secondo uno schema molto irregolare, che esclude una finalità decorativa. Ad una quota superiore, sei filari formati da frammenti di embrici sporgono dalla muratura formando un fregio che percorre l’ampiezza della porta e prosegue lungo le mura, individuando probabilmente il livello del camminamento di ronda. I giunti in malta e le irregolarità del paramento risultano livellati con l’applicazione di malta signina per consentire una migliore applicazione dell’intonaco e garantire la protezione delle superfici dagli agenti atmosferici. L’intonaco è di colore bianco e a grana fine, ancora visibile fra gli interstizi tra la torre settentrionale e la facciata della Cattedrale, sulle torri e sull’interturrio. I tre costituenti della porta risultano stranamente slegati, perché realizzati in fasi leggermente diverse, riferibili ad esigenze di cantiere. Per la costruzione, fu realizzato un ponteggio mobile in legno, costituito da travi a sezione circolare, poggianti sui muri già costruiti ed induriti; ciò è testimoniato dalla presenza di numerosi fori pontaici dislocati in posizione regolare. L’accesso ai vari piani era garantito da passerelle, mentre l’appoggio ai solai era fornito dalle rastremazioni anulari, presenti ad ogni piano per via del progressivo ridursi dello spessore della muratura

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