Chiesa cimiteriale e battistero su precedenti strutture romane (edificio di culto, strutture per il culto)

Centallo, ca IV sec. d.C - ca VII sec. d.C

La prima fase di occupazione dell'area risale a età imperiale ed è rappresentata da una tomba a incinerazione con resti di corredo, abbondante materiale ceramico, frammenti vitrei e monete. Tali evidenze suggeriscono, in associazione a diffusi resti carboniosi, la probabile presenza di una piccola necropoli romana, successivamente distrutta dalle fasi edilizie tardoantiche e altomedievali. Dalla zona circostante proviene una serie di iscrizioni romane, databili tra I e II sec. d.C. Nel corso del IV-V sec. d.C. viene costruito un grande edificio residenziale, organizzato attorno a un cortile centrale, con ambienti maggiori a E e vani minori a N e a S. La funzione primitiva del complesso si protrae fino alla ristrutturazione e trasformazione dell'edificio in luogo di culto nel corso del V sec. d.C. Infatti sui resti della villa, danneggiata da un incendio (fine IV-inizi V sec. d.C.) sorgono una chiesa e un piccolo battistero. L'edificio, ricavato sfruttando il cortile della villa e parte degli ambienti a esso adiacenti, è costituito da un'aula di culto rettangolare, chiusa verso E da una grande abside semicircolare (diam. esterno m. 10,50). In un tratto della navata centrale si conserva parte del pavimento in opus sectile bianco e nero allettato in malta signina. I muri sono in ciottoli legati con malta con ricorsi in tegole piane, molto regolari in corrispondenza dell’abside e dell’aula centrale, irregolari altrove, dove sono inseriti materiali di reimpiego di età romana. La chiesa risulta corredata di un piccolo battistero a pianta quadrata con fonte circolare lungo il limite settentrionale dell'edificio. Importanti modifiche strutturali sono apportate nel corso del VI sec. d.C. che comportano, oltre alla soppressione del battistero, la riorganizzazione degli spazi a N della chiesa e l'uso di essa con funzione cimiteriale. Le sepolture appartenenti a questa fase occupano il vano collaterale S, quello antistante il battistero, il battistero stesso e l'area esterna; esse appartengono alla tipologia a cassa di tegole o con fondo e copertura a doppio spiovente in laterizi, alcune delle quali associate a oggetti di corredo o complementi di vestiario come fibbie di cintura, orecchini e spilloni di ambito longobardo. Con il VII sec. d.C. la chiesa è sottoposta a una ricostruzione integrale che porta a definire un nuovo impianto basilicale a tre navate separate da pilastri rettangolari e terminanti con absidi semicircolari. Le murature, realizzate in materiali eterogenei, reimpiegano numerosi elementi architettonici di età romana, fra i quali si annoverano vari frammenti di are ed epigrafi funerarie. In corrispondenza della navata centrale è predisposto un atrio rettangolare con ingresso da W utilizzato come area funeraria privilegiata, all'interno della quale sono collocate tombe a cassa in muratura coperte da lastre di pietra di grandi dimensioni, fra le quali una stele figurata della media età del Ferro, prevalentemente destinate a individui adulti maschili; all'esterno del vestibolo si osserva una maggiore presenza di tombe terragne semplici associate a inumazioni di un certo rilievo, come quella destinata a una donna di alto rango costituita da una cassa in muratura coperta da mattoni bipedali e corredata di iscrizione funebre che ricorda il nome della defunta "Agnella". Una sepoltura privilegiata è, invece, collocata presso l'abside della navatella settentrionale, deposta in una grande cassa antropomorfa in muratura rivestita di intonaco, contenente alcuni attrezzi in ferro sistemati tra gli arti inferiori dell'inumato, che la identificano come pertinente a un esponente di alto rango della comunità, probabilmente il donatore o il promotore della ricostruzione della chiesa. Una seconda fase cimiteriale, molto distanziata nel tempo (XIII-XV sec. d.C.), comprende una serie di sepolture caratterizzate da orientamento divergente rispetto alle precedenti, in piena terra o in casse lignee chiodate, datate a epoca basso medievale sulla base di una fibbia di cintura, rari frammenti ceramici e da un'analisi al carbonio 14

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