Monastero Olivetano di San Bartolomeo
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DESCRIZIONE
Sito architettonico rinascimentale, il Museo dei Grandi Fiumi espone e valorizza il patrimonio archeologico, culturale, ambientale del Polesine, terra connotata dai maggiori fiumi italiani, il Po e l’Adige. Concezione e allestimento sono innovativi: fedeli riproduzioni con cui interagire, ambientazioni scenografiche, installazioni multimediali, diorami e plastici accompagnano i visitatori fra le vetrine con i reperti originali dal II millennio a.C. alle soglie dell’età moderna. Il complesso architettonico costituito dalla Chiesa e dal Monastero Olivetano di San Bartolomeo ha origine nel XIII secolo, ma è nei secoli XVI e XVII che raggiunge il periodo di massima floridezza con l’estensione di corpi di fabbrica articolati attorno a due chiostri e a due cortili. Passato al Comune di Rovigo (1844), l'ex Monastero fu destinato a ospitare opere assistenziali fino al 1978, poi, con il trasferimento della casa di riposo in una moderna costruzione, a Museo Civico delle Civiltà in Polesine e centro di ricerca rivolto all’approfondimento delle conoscenze sul Polesine nel passato. Dopo un radicale restauro dell’intero complesso architettonico, nel 2001 è stato aperto al pubblico il nuovo Museo dei Grandi Fiumi. L'apertura nel 2014 della sezione Rinascimento ha completato il percorso espositivo, attualmente suddiviso nelle cinque sezioni Età del Bronzo, del Ferro, Romana, Medievale e Rinascimentale, che presentano le conoscenze archeologiche sul Polesine anche attraverso continui richiami alle coeve realtà insediative italiane ed europee. Completano l’esposizione ceramiche dei secoli XIV-XVIII presso la sala convegni Flumina e alcuni cippi e lapidi di età romana nei chiostri
dal catalogo
DOVE SI TROVA
indirizzo Piazza San Bartolomeo, 18 (RO), Veneto