Castello baronale di Acerra

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  • DESCRIZIONE Il complesso monumentale del Castello di Acerra è situato nell'omonima piazza, ai margini del centro storico della città, all'estremità nord della croce cardo-decumanica dell'impianto viario di origine romana. Topograficamente si trova fuori delle mura della città romana: il nucleo centrale, infatti, sorge sui resti di un teatro romano, come testimoniano strutture murarie dell'epoca in "opus reticulatum" e "opus listatum" e altri reperti (cocci, parti di colonne, scritte su marmo) rinvenuti nell'ultima opera di ristrutturazione iniziata negli anni '80 e attualmente in corso. Le prime notizie storiche del Castello di Acerra risalgono all'anno 826 d.C. Circondato parzialmente dall'antico fossato ci si accede da un ponte fisso a due piloni che sostituì quello mobile nel 1795. Dopo il ponte è la porta d'ingresso, che è l'unico varco nella poderosa murazione che circonda l'edificio; per le sue proporzioni dà subito la sensazione della fortezza, accentuata dall'uso di lesene bugnate. L'ingresso, coperto a botte, che nella volta presenta ancora tracce di affresco, permette l'accesso ad un primo spazio aperto. Sul lato destro vi è una scaletta che porta al camminamento sulle mura (una volta cammino di ronda), sulla sinistra in fondo vi è una grande sala con due pilastri centrali, coperta da sei volte a vela. I numerosi ampliamenti ed i continui restauri hanno reso il Castello un edificio dalla complessa stratificazione, per cui oggi presenta eterogenee caratteristiche spaziali e strutturali. Nell'ala nord al piano terra e al primo permangono le volte in muratura, mentre al secondo le originarie volte ad incannucciata sono state distrutte da un incendio durante la seconda guerra mondiale e quindi sostituite da solai piani. Solo poche sale nella zona ad est, compreso il mastio, hanno ancora le volte originarie. Alla sommità dell'edificio, compresa l'ala a ovest, si trovano ampi locali di sottotetto. A destra dell'androne, posta a difesa dell'ingresso, domina un'imponente torre semicircolare che si configura come il mastio del complesso: in alto si notano feritoie dalle quali si calavano le sentinelle atte alla guardia in caso di attacco. Dall'androne si accede anche alla scala che porta ai piani superiori, varcata la porta di questa si nota nell'angolo a sinistra una grottesca maschera spengifiaccola. Al I piano, in fondo al corridoio, un'apertura preceduta da gradini porta al terrazzo; nello spessore della muratura è ancora visibile un tratto di un passaggio segreto che correva all'interno della cortina muraria. Al II piano su una delle porte d'ingresso alle sale sono state poste in luce, durante gli ultimi restauri, decorazioni in tufo grigio risalenti al periodo romanico. Nel salone (oggi Sala Consiliare) è esposto uno stemma prima affisso sul portale d'ingresso. In una sala attigua è conservata una lapide testimonianza dei dazi pagati alla città di Acerra, rinvenuta nei pressi del ponte del Gaudello. Dei dazi acerrani si parla in due pergamene conservate nell'Archivio ai tempi di G. Caporale: la prima del 1314 e vi si parla di tale concessione; la seconda è del 1330 e rammenta sia i vassalli che i contribuenti di Acerra. Dall'androne si accede anche al cortile interno delimitato a nord da un muro a forma semicircolare. Tale particolare forma potrebbe essere giustificata dal fatto che il Castello di Acerra è stato costruito sui resti di un antico teatro romano di cui è visibile parte della scena (vedi Teatro) nei sotterranei dell'ala est. Ad occidente del cortile nelle antiche scuderie è ora il "Museo di Pulcinella, del Folklore e della civiltà contadina". Presso l'ingresso del museo nel 1993 è stato inaugurato il monumento a Pulcinella. Ad oriente invece si conservano ancora l'antico forno e una cucina in muratura. Nelle altre sale della stessa ala sono allestiti i reperti archeologici recuperati in più di 10 anni di attività dalla locale sede dell'Archeoclub. Da queste sale si può accedere, tramite una scala a chiocciola posta all'interno del mastio, agli scavi eseguiti dalla Sovrintendenza ai Beni Archeologici di Napoli, nella persona della dottoressa Daniela Giampaola, che ha messo in luce i resti dell'antico teatro. [Fonte: "Castello dei Conti". In "Portale della Città di Acerra". Ultimo accesso sito web: 17 aprile 2023, https://www.comune.acerra.na.it/pagina.php?id=6]

DOVE SI TROVA

indirizzo Castello Baronale di Acerra - Piazza Castello - 80011 Acerra (NA) (NA), Campania