Castello De Sangro

RDF
  • DESCRIZIONE il castello dei duchi di Sangro si eleva al margine del nucleo più antico di Torremaggiore. Edificio imponente a pianta quadrangolare costruito intorno ad una più antica torre quadra di età normanna visibile nella corte centrale, il castello presenta agli spigoli quattro torri cilindriche ed è cinto da un fossato in origine profondo oltre sei metri. L’originario ponte levatoio è sostituto oggi da un ponte in muratura. Il cortile centrale da l’accesso ai locali del piano terra, destinati ora all’esposizione museale; una imponente scalinata fornisce l’accesso al primo piano, un’altra breve rampa permette di accedere al piano seminterrato. Il piano nobile ospita la grande sala del trono che guarda verso il vicino teatro, anticamente collegato al castello da una passerella sopraelevata che consentiva l’accesso diretto tra i due edifici. La storia del castello si connette all’origine stessa di Torremaggiore. Non ci sono notizie storiche sul primitivo insediamento a cui fa riferimento la torre normanna. In epoca sveva è nota l’esistenza del tenimentum imperiale di Torre Maggiore, adiacente a Terra Maggiore, possedimento della vicina e potente abbazia di San Pietro alla Sculgola. Nel piccolo borgo che si andava costituendo a Torre Maggiore intorno alla torre normanna trovarono rifugio gli abitanti superstiti di Fiorentino dopo l’abbandono del sito. In età angioina il castello fu ampliato, fortificato e potenziato dai Gianvilla conti di Sant’Angelo, feudatari fedelissimi alla casa regnante. Nel 1383 i Gianvilla perdono il territorio a favore di Niccolò de Sangro ma solo nel 1493 la famiglia de Sangro, che si vantava di discendere direttamente da Carlo Magno, conquista definitivamente il feudo di Torremaggiore che resterà sotto il loro controllo fino al 1806, data che segna l’abolizione del feudalesimo nel Regno di Napoli attraverso le leggi eversive volute dal nuovo re Giuseppe Bonaparte, fratello di Napoleone. In età rinascimentale, con Paolo de Sangro, il castello viene rimaneggiato nell’ala sud per meglio adattarlo alla doppia funzione difensiva e residenziale. Nel XVI secolo viene costruito un edificio adiacente, in primo tempo adibito a taverna e in seguito trasformato in teatro, nell’ala nord del castello, sopraelevata e collegata da una passerella al teatro, viene costruita la sala del trono. Il castello assume in quel periodo l’assetto che tuttora conserva. Le cronache riferiscono che il disastroso terremoto che colpì la cittadina nel 1627 determinò il crollo del piano superiore della torre quadra intorno a cui si sviluppa il castello senza determinare danni ulteriori. Agli ultimi decenni del XVIII secolo risalgono presumibilmente gli affreschi che decoravano gli interni del castello, di cui rimane traccia nel registro superiore della sala del Trono e della sala detta “delle Udienze”. Nel 1710 nasce nel castello di Torremaggiore Raimondo Maria de Sangro, settimo principe di Sansevero, celebre personaggio che può essere considerato a pieno diritto uno dei più grandi rappresentanti del Settecento napoletano. Con lui inizia però anche la decadenza economica della famiglia. Dopo la morte dell’ultimo feudatario, Michele Raimondo de Sangro, il castello, frazionato e suddiviso tra i diversi eredi, cadde in uno stato di degrado e progressivo abbandono. Subisce alcune modifiche strutturali negli ultimi decenni dell’Ottocento, quando l’ultimo discendente dei de Sangro fa eseguire delle modifiche nella parte sud per ricavare un corpo abitativo e nel fossato viene impiantato un frantoio. Dichiarato monumento nazionale il 22 agosto 1902, diventa di proprietà comunale nel 1934. Attualmente ospita nel piano nobile la Biblioteca Comunale, nel piano terra il Museo Civico

dal catalogo

DOVE SI TROVA

indirizzo via L. Rossi (FG), Puglia