stereoscopio

ante 1872 - -

L'esemplare è costituito da un binocolo di ottone, laccato in nero e munito della caratteristica vite centrale per la messa a fuoco, fissato sulla base minore di una camera a tronco di piramide, di mogano lucidato, alta 8 centimetri. La base maggiore è chiusa da una lastra di vetro smerigliato a ridosso della quale viene posto il telaietto, di solito di cartone, con le due riproduzioni affiancate dell'oggetto da osservare. Uno specchietto trapezoidale (basi 8,5 cm e 10 cm), incernierato alla parete superiore della camera, consente di illuminare per riflessione le riproduzioni dell'oggetto da osservare, quando sono opache. Gli oculari sono costituiti da due lenti convergenti che, essendo le riproduzioni poste in prossimità del loro piano focale, forniscono due immagini virtuali distinte molto lontane che, una volta operata la messa a fuoco, possono essere viste sovrapposte senza alcun problema di convergenza e di accomodamento. I tubi del binocolo sono anneriti all'interno e impediscono a ciascun occhio di vedere, sia pure indirettamente, l'immagine che vede l'altro. Lo stereoscopio è accompagnato da un corredo di diciotto coppie di fotografie di vedute, scene e paesaggi di cui sei, su carta trasparente, colorate a mano sul retro e piuttosto pregevoli, sono da osservare in luce trasmessa e le altre da osservare in luce riflessa; fra queste ultime, due vedute di Firenze, che portano la scritta: Giacomo Brogi - Firenze - Lung'Arno delle Grazie 15, e una veduta di Cagliari

  • OGGETTO stereoscopio
  • MATERIA E TECNICA LEGNO
    Ottone
    VETRO
  • MISURE Altezza: 7 cm
    Lunghezza: 10 cm
    Larghezza: 15 cm
    : 14 cm
    : 17 cm
  • CLASSIFICAZIONE effetto tridimensionale
    ottica
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Fisica di Sardegna
  • LOCALIZZAZIONE Dipartimento di Fisica
  • INDIRIZZO SS554, Km. 4500, Monserrato (CA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le fotografie sono ottenute generalmente con una macchina fotografica munita di due obiettivi, posti alla distanza interpupillare media di circa 6,5 centimetri, che giocano, l'uno, il ruolo dell'occhio destro, e l'altro, il ruolo dell'occhio sinistro; ma possono essere ottenute anche eseguendo due fotografie, dalle posizioni corrispondenti, con una macchina fotografica normale. Attraverso lo stereoscopio l'occhio destro osserva l'immagine che avrebbe osservato se si fosse trovato al posto dell'obiettivo di destra e l'occhio sinistro l'immagine che avrebbe osservato se si fosse trovato al posto dell'obiettivo di sinistra; la rielaborazione che avviene a livello cerebrale gli fornisce un'immagine con percezione dei rilievi e della profondità e con effetto tridimensionale tali che ha la sensazione di trovarsi di fronte l'oggetto, il paesaggio o la scena reale
  • TIPOLOGIA SCHEDA Patrimonio scientifico e tecnologico
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico non territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 2000236269
  • NUMERO D'INVENTARIO 61
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna
  • ENTE SCHEDATORE Università di Cagliari
  • DATA DI COMPILAZIONE 2015
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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