voltmetro weston

ante 1935 - -

Weston ha reso portatile il galvanometro di Deprez-D'Arsonval montando la bobina su due perni verticali, le cui punte poggiano, senza attrito sensibile su due piccole capsule d'agata, e utilizzando delle sottilissime molle a spirale di bronzo fosforoso sia per fornire il momento di torsione antagonista, che per inviare la corrente nella bobina. La bobina, avvolta su un leggerissimo telaio di alluminio che per induzione ne smorza rapidamente le oscillazioni, ruota fra un nucleo cilindrico di ferro dolce e le espansioni polari cilindriche di un magnete a ferro di cavallo, che giace in un piano ortogonale all'asse della bobina. La posizione relativa magnete bobina, la grande estensione delle espansioni polari e la presenza del cilindretto di ferro dolce, conferiscono al campo magnetico nell'intraferro una notevole intensità e una buona simmetria cilindrica che rendono le deviazioni sensibilmente proporzionali all'intensità della corrente per rotazioni fino a circa 70 gradi. Un indice di alluminio a coltello, solidale con la bobina, consente le letture su una scala ad arco di cerchio con specchio evitando gli errori di parallasse. Lo stesso strumento, con opportuni shunt, può essere utilizzato per misure di intensità di corrente e, ponendo una grossa resistenza in serie con la bobina, diventa un voltmetro. Quello che viene presentato è un voltmetro con portate di 3, 150, 300 e 750 volt, resistenza interna di 100 ohm/volt e scala con 150 divisioni. Ha una robusta custodia in legno lucidato munita per il trasporto di un manico costituito da una larga striscia di cuoio; sul coperchio in basso è posta la vite per la regolazione dello zero. Lo strumento può essere usato sia in posizione orizzontale che verticale; ha cinque morsetti serrafili: uno comune per il positivo e gli altri per il negativo delle varie portate

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