flussometro

ante 1929 - -

Un flussometro è un galvanometro a bobina mobile, tipo Deprez D'Arsonval, nel quale la bobina è montata, senza molla di richiamo, su un perno verticale le cui punte poggiano, senza sensibile attrito, sui rispettivi supporti; la corrente arriva alla bobina tramite due piattine pieghevolissime di argento ricotto. In questo galvanometro, come in quelli balistici, la deviazione dell'ago, sotto l'azione di un impulso di corrente, è proporzionale alla carica totale che quell'impulso ha fatto circolare e la costante di proporzionalità è data dal prodotto della resistenza totale (del galvanometro e del circuito nel quale è inserito) per una costante che dipende solo dalle caratteristiche dello strumento. Se al galvanometro viene collegata una bobina, una rapida variazione del flusso di induzione con essa concatenato genera un impulso di corrente indotta e, per la legge di Faraday-Neumann, la carica che circola è uguale alla variazione di flusso divisa per la resistenza totale. Il flussometro che qui viene presentato è protetto da una robusta custodia in lega di alluminio, verniciata in nero, il cui basamento poggia su tre piedi regolabili. Sul coperchio, oltre a una piccola livella circolare a bolla d'aria, c'è la finestra per la lettura delle deviazioni sulla scala, a zero centrale e specchio antiparallasse, graduata da 0 a 75. Lo strumento ha un corredo di due bobine, a sezione quadrata (lato medio 6,4 cm), una di 50 e l'altra di 200 spire. Esse sono fissate, per un vertice, ad uno degli estremi di una piastra di bachelite (9 cm x 2,5 cm) che funge anche da manico, mentre all'altro estremo sono fissati i due morsetti serrafili per il collegamento con il galvanometro

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