Neapolis (favissa)

Guspini, ante sec. IV a.C - ca sec. III a.C

Il sito si localizza in area extraurbana a nord-est della cinta muraria. In quest'area le ricognizioni, effettuate nell'arco di circa dieci anni, hanno consentito di acquisire centinaia di terrecotte figurate, perlopiù in stato frammentario, rinvenute in dispersione superficiale, in seguito alle arature annuali, in uno spazio di circa 100 mq, ma maggiormente concentrate in un settore di circa mq 25. Le terrecotte, realizzate a mano, al tornio, a stampo, rappresentano figurine umane, votivi anatomici, pinakes, frutti, vasi plastici. La maggior parte dei reperti è costituita da statuine maschili e femminili che con le mani toccano varie parti del corpo. La presenza di tali materiali, interpretati come ex voto, ha suggerito l'ipotesi dell'esistenza nel sito di una stipe votiva connessa a un santuario, non ancora individuato in mancanza di scavi nell'area, dedicato a una divinità salutifera collegata a culti di risanamento. Le figurine fittili rappresenterebbero dunque i devoti sofferenti che con le mani toccano quelle parti del corpo colpite dalla malattia per la cui guarigione ci si era rivolti alla divinità. Le infermità e indisposizioni fisiche attestate sembrano essere di varia natura, quelle maggiormente rappresentate sono relative a oculopatie

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