Faro d'altura

Demanio Dello Stato; Marina Militare, 1856 - 1856

ll faro è un edificio rettangolare su due piani; il prospetto principale che fronteggia il mare è caratterizzato da un bel portale timpanato di semplici linee in pietra chiara. Lo zoccolo, la cornice marcapiano, le lesene angolari ed il cornicione sono anch'essi dipinti in bianco, il resto conserva ancora, sebbene molto sbiadito, il colore rossastro originario. Al piano terra un atrio rettangolare immette nella torre quadrata del faro e in due corridoi affrontati voltati a botte, su ciascuno dei quali si affacciano quattro vani un tempo variamente adibiti. Il primo piano, planimetricamente identico al piano terra, con coperture a terrazze su cui sono sistemati i pannelli solari, era adibito ad uffici. La torre, internamente a pianta circolare, è servita da una scala a chiocciola con gradini in pietra fino al livello delle terrazze; da qui si eleva, ancora per due piani, la torretta che custodisce l'apparato ottico. Dal primo ammezzato, al quale si accede mediante scala in ghisa con ringhiera a fusione, decorata con motivi vegetali e geometrici, emerge la parte cilindrica della lanterna vera e propria a cui si giunge tramite altra scala in ghisa molto ripida. Esternamente la parte superiore della torre è divisa in due parti da un ballatoio, un tempo con ringhiera metallica perimetrale a giorno, ora con muro in mattoni intonacato, poggiante su mensole modanate in pietra. La lanterna a dodici lati tutti in vetro, impostata su un tamburo circolare ed è coperta da una cupoletta a dodici spicchi con sfera apicale e cornice a cane corrente. All'interno il moderno apparato ottico a luce girevole, alimentato da batterie a tampone, sempre sotto carica, è sorretto dalla colonna portante originale, risalente al 1866, epoca di costruzione del faro

  • OGGETTO faro
  • AMBITO CULTURALE Maestranze Locali
  • NOTIZIE Il faro di Capo Spartivento, situato nella costa Sud dell'Isola a 38° 52' 34'' di latitudine Nord e 8° 51' 8'' di longitudine Est, sorge sul capo omonimo a circa 80 m sul livello del mare per un'altezza complessiva di circa 15,30 m. Appartiene alla primissima rete di segnalamento luminoso realizzata in Sardegna tra il 1844 e la fine del XIX secolo. L'anno esatto di costruzione, il 1856, è annotato in un documento del Ministero dei Lavori Pubblici, custodito presso l'Archivio di Stato di Cagliari, datato 4 novembre 1884. In esso si dice infatti che il faro di Capo Spartivento, di 2° ordine a luce fissa con alimentazione ad olio vegetale (d'oliva), aveva una portata "in stato di media trasparenza dell'atmosfera, di 18 miglia marine", venivano inoltre riportate le caratteristiche esterne dell'edificio che ne permettevano il riconoscimento nelle ore diurne: una torre quadrata a due ordini di terrazze su casamento a due piani, di color rossastro. Nel marzo 1890 venne trasformata l'alimentazione passando dal tradizionale olio vegetale a quello minerale (il petrolio), con un sistema ottico illuminante a cinque lucignoli e un consumo annuo stimato in quattromila litri. Da notizie orali fornite dall'attuale fanalista, la costruzione di tutto il complesso sarebbe da attribuirsi alla ditta locale Mongittu, con materiali in parte estratti ed in parte lavorati sul posto
  • LOCALIZZAZIONE Domus De Maria (SU) - Sardegna , ITALIA
  • TIPOLOGIA SCHEDA Architettura
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 2000133851
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna
  • DATA DI COMPILAZIONE 2000
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA scheda cartacea (1)
    scheda cartacea (2)
    scheda cartacea (3)
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA estratto di mappa catastale (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1856 - 1856

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE