Cristo portacroce

tabernacolo,

Il tabernacolo, attualmente smebrato è ricostruibile secondo il segurnte schema architettonico: d'impianto esagonale, col fondo piatto per essere addossato alla parete, si sviluppa in due ordini sovrapposti conclusi da una cupola a padiglione, raccordato da un corpo modanato a sezione quadrangolare. Intorno al corpo centrale, sia nel I che nel II ordine girano sei colonne tortili libere, poggianti su doppi plinti. Una doppia balaustra funge da marcapiano. Sono perdute le piccole statue in legno raffiguanti santi francescani. che probabilmente ornavano le nicchie laterali, realizzate a fascie dicrome. L'opera si presenta con grande ricchezza cromatica per il contrasto dei legni chiari e scuri, lavorati con la tecnica dell'incrostazione; si tratta di motivi geometrici (a pelta, a losanghe, a clessidra, alosanghe iscritte in quadrati ecc.) o decorazioni plastiche come rosette e i cherubini che incorniciano la porticina del tabernacolo. Ques'ultima raffigura il Cristo portacroce con il simbolo dell'Eucarestia ai suoi piedi

  • OGGETTO tabernacolo
  • MATERIA E TECNICA legno/ intaglio/ scultura
  • ATTRIBUZIONI Fra Guadenzio Da Sassari (attribuito)
  • LOCALIZZAZIONE Iglesias (CI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Quest'opera rientra nel novero dei tabernacoli lignei cappuccini, prodotti da frati intagliatori, che, con la sua pregevolezza costituisce una delle poche deroghe alla scelta della povertà e della sempliocità proprie di questo Ordine, che solitamente si riflette anche nell'arredo chiesastico, eccezzione dovuta all'importanza della sua funzione: conservare le specie eucaristiche. Il tabernacolo in questione non si discota dagli analoghi e coevi esemplari di Cagliari, Sassari, Sanluri ecc., in quanto realizzato con la stessa tecnica e sensibilità cromatica, tanto da giustificare l'ipotesi che siano prodotti dalla stessa mano o comunque da un'unica scuola. Nel volume "La provincia di Cagliari" si fa il nome di Fra Gaudenzio da Sassari e tale attribuzione è resa più attendibile data la sua provenienza da Mores (SS). Dal confronto con gli esempi dell'Italia centrale, a noi più vicini, conservati a Roma, Caramenico Terme (PE) ecc., i tabernacoli si differenziano per la minore plasticità e ridondanza decorativa, sviluppando elementi pittorici e geometrico- cromatici, spesso attinti dall'artigianato locale
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 2000030144
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici Paesaggistici Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Cagliari e Oristano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'