Tricarico-loc. Civita (insediamento insediamento fortificato)

Tricarico, VI a.C - IV d.C

Civita di Tricarico si ubica a circa 931 m s.l.m. presso il Valico Tre Cancelli, una decina di km a E del comune di Tricarico. L’abitato antico fondato da gente appartenente all’ethnos dei Lucani, di origine osco-sannita, occupa un importante plateau calcareo che guarda alla media-valle del fiume Basento. Civita ad oggi rappresento l’abitato italico meglio noto nelle sue componenti essenziali; per questo si comincerà con l’illustrare quella, forse, più notevole e monumentale: le mura di cinta. Esse cingono i lati N-S-O del pianoro mentre a E il sito è difeso da uno strapiombo naturale chiamato la Rupe di Civita. Complessivamente ampio 49 ha. Civita si dimostra altresì il più esteso tra gli abitati della Lucania interna finora conosciuti. Il suo primo impianto si deve collocare verosimilmente poco prima della metà del IV sec.a.C., periodo durante il quale si data anche la cinta muraria più esterna; il suo abitato si dispone sia sulla cresta più alta del pianoro, chiamata comunemente “acropoli” (ampia 2,5 ha), sia sulla parte più bassa dello stesso, in quella che la bibliografia definisce “la città bassa”. I tre circuiti murari non sono tutti coevi; ad un primo impianto si fanno risalire le già citate mura esterne e quelle dell’arx. Gli accessi a quest’ultima sono consentiti sia a N-O da una porta ancora oggi ben visibile sia da altri due, connessi ai movimenti della città bassa. Tra la cinta più ampia e quella dell’acropoli, nella seconda metà del III sec.a.C., ne viene edificata una terza che, con la sua Porta Ovest, segna la contrazione territoriale che la città subisce in concomitanza alle vicende storiche che coinvolgo l’intero Sud Italia. Il sito è frequentato, specialmente sulla sua parte sommitale, fino alla fine del II-inizio I sec.a.C. L’impianto urbano della città bassa si caratterizza dalla presenza di quartieri piuttosto densamente abitati, intervallati da ampi lotti di terreno verosimilmente votati al pascolo e alle pratiche agricole. Gli anni di ricerca a Civita hanno potuto dimostrare l’utilizzo di un modello abitativo quale quello della casa a pastas elementare, costituito da un porticato allungato che guarda a S, sul cui fondo N si imposta un numero abbastanza vario (da 2 a 3 a 4) di altre saleAltrettanto significato è l’aspetto religioso di Civita. Un tempio (tempio P) è stato difatti rinvenuto nella città bassa, all’interno del quartiere che gravita attorno alla Porta Ovest e alla casa del Monolito. Questo piccolo luogo di culto è affiancato nella sua prima fase (seconda metà del IV sec.a.C.) da un magazzino (R) provvisto di fornace circolare e pithoi per stipare derrate alimentari. La loro presenza intra muros sancisce ancor di più che siamo davanti a un esempio di città fortificata lucana

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