Potenza (insediamento)

Potenza, VIII a.C - VI a.C

Le aree archeologiche relative al periodo antecedente alla fondazione romana di Potentia sono state riscontrate più che nel sito dell'attuale città, sulle alture del territorio circostante. In località Barrata sono stati rinvenuti frammenti ceramici databili tra l'VIII e il IV sec. a.C. Recente il rinvenimento nel terreno sottostante il pianoro, di frammenti bronzei pertinenti ad un elmo corinzio della fine del VI sec. a.C., che fa presupporre l'esistenza di una necropoli. A Cozzo di Rivisco si sono recuperati frammenti ceramici con decorazione geometrica e, sul pianoro, resti di muro a secco di un insediamento antico. Nella vicina contrada Cugno delle Brecce, durante i lavori per la costruzione della tangenziale, dopo un primo rinvenimento di 7 sepolture della prima metà del IV sec. a.C. e di resti di una fattoria, si sono messi in luce resti di capanne di VIII sec. a.C. e, nelle vicinanze, una necropoli di 19 sepolture a fossa collocabili tra il VII e il IV sec. a.C. collegata ad un insediamento del medesimo arco cronologico. In prossimità dell'abitato si è scoperta una fornace circolare arcaica con doppio prefurnio e corridoio a volta. A Serra la Neviera si è accertata la presenza di blocchi di arenaria squadrati ed arrotondati agli angoli, con segni di cava, alcuni dei quali riutilizzati in un rudere; il rinvenimento tra questa località e Monte Giano di frammenti acromi e con decorazione geometrica documenta un'ampia frequentazione dell'area. La città di Potenza, che avrebbe fatto parte della confederazione lucana, sarebbe stata fondata nel II sec. a.C. (184 a.C.) dai Romani. Non si può escludere che vi fosse già una frequentazione dello sperone sul quale sorge la città attuale, data l'importanza del sito dominante la valle del Basento. Il centro romano nacque in seguito alla ristrutturazione territoriale con la quale vi si accentrarono oltre che i nuovi coloni, gli appartenenti alle comunità sparse nell'agro. Le attestazione relative al periodo romano provengono dal centro storico: un mosaico (III-IV d.C.) rinvenuto al di sotto della Cattedrale, pertinente probabilmente ad una basilica paleocristiana; un altro mosaico, monocromo a tessere verdi, scoperto nel 1984 sotto la pavimentazione della Chiesa di S. Michele Arcangelo. Tali testimonianze confermano che la città romana continuò a vivere nella parte alta dello sperone fino ad età tardo-antica. Del V d.C. è inoltre un frammento di epigrafe ebraica, che attesta la presenza di membri di tale comunità nella popolazione potentina. La presenza della città romana non comportò l'abbandono dell'insediamento sparso nella campagna: la villa della loc. Malvaccaro, scoperta nel 1973, frequentata dal I al IV d.C. è un esempio emblematico in tal senso

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - VIII a.C - VI a.C

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'