Santa Castoressa. Santa

reliquiario a teca a cofanetto, post 1700 - ante 1749

Cassetta contenente le spoglie di Santa Castoressa. Forma ottogonale con alla base quattro peducci fogliati applicati. Esterno decorato con nove pannelli a ricamo con fili lanciati. Pannelli laterali: otto paesaggi rurali. Nella parte posteriore vi è l'iscrizione a fuoco del donatore. Pannello superiore: di forma ottogonale, riporta in uno scenario campestre l'allegoria della carità e del tempo; sullo sfondo vi è un obelisco che racchiude in un medaglione il pellicano con quattro suoi piccoletti, simboleggiante Cristo. Nuova è la tecnica di esecuzione che abbina al ricamo la seta delle parti corporee e il sasso sotto l'obelisco. Interno del coperchio: pannello di broccato a fiorami con cartiglio di seta a stampa acquarellata, che riporta un'iscrizione con le parole dell'autentica

  • OGGETTO reliquiario a teca a cofanetto
  • MATERIA E TECNICA LEGNO
  • ATTRIBUZIONI Elmo Marianna (notizie Sec. Xviii): ricamatrice
  • LOCALIZZAZIONE BANZI (PZ)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il cofanetto con le reliquie venne donato all'Abbazia dal Cardinale Enrico Enriquez, che l'aveva ricevuto dal De' Rubeis, patriarca costantinopolitano, assistente al Soglio Pontificio, prelato domestico e canonico della Basilica Liberiana. Il Manoscritto inedito riporta che con la muta dei 18 reliquiari (cfr. scheda n. cat. gen. 00026363) e il reliquiario di Sant'Isidoro (cfr. scheda n. cat. gen. 00026361): "... Inoltre fu mandata nello stesso tempo dal medesimo Abate in dono alla sua Badia una Cassetta assai nobile e decente, con entro le sacre ossa di Santa Castoressa Martire, che col vaso del sangue, e coll'Iscrizione dinotante il nome, il giorno del Martirio e gli anni della vita di Lei, furono trovate nel Cimitero di Callisto l'anno 1749; come dalla seguente Iscrizione, che si legge nell'interiore del coperchio della detta Cassetta". Il reliquiario è così descritto nella sua autentica, con stemma dei De Rubeis: "Sacrum Corpus cum vase sanguinis Sanctae Castoressae Martyris extractum e suburbano coemeterio S. Callisti, ubi repertum fuit anno 1749 sub lapide praeferente hanc inscriptionem: D. P. Castores XII Kal. aprilis. Quae vixit ann. XXXV, illudque reverenter collocavi in capsula lignea ottangularis figurae, ornamentis acu pictis undique decorata, et vitro in superiori parte munita, bene clausa funiculo serico coloris rubrii colligata, ex sigillo nostro signata in quatuor Henrico Henriquez.... Romae die 28 novembre 1754". Gli elementi figurati sono tutti di Marianna Elmo, ricamatrice leccese, che firma l'allegoria del coperchio
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700026362
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
  • ENTE SCHEDATORE C337 (L.160/88)
  • DATA DI COMPILAZIONE 1981
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI coperchio, in basso a destra - MARIANNA ELMO -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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