Beatrice Cenci. ritratto di Beatrice Cenci

stampa, 1800 - 1849

Ritratti: Beatrice Cenci

  • OGGETTO stampa
  • MATERIA E TECNICA carta/ acquaforte
  • MISURE Altezza: 595 mm
    Larghezza: 412 mm
  • ATTRIBUZIONI Del Vecchio Beniamino (notizie Prima Metà Sec. Xix): incisore
    Angelini Costanzo (1760/ 1835): disegnatore
    Reni Guido (1575/ 1642): inventore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Civico e Pinacoteca
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Arpi
  • INDIRIZZO Piazza Nigri, 1, Foggia (FG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Potente famiglia romana, i Cenci, sul finire del sec. XVI, furono protagonisti di una tragica vicenda familiare. Era allora capo della famiglia Francesco ( 1549-1598), nobilotto di costumi crudeli e dissoluti e un vero tiranno per i propri figli. Una figlia aveva supplicato per tempo il pontefice di maritarla; rimanevano a Francesco altri cinque figli: Giacomo, Cristoforo, Rocco, Beatrice, Bernardo, con Lucrezia Petroni loro matrigna. I tre primi ormai di età maggiore, scacciati dalla casa paterna, vivevano in gravi ristrettezze e pare si dessero al brigantaggio. Beatrice (1577-1599) di rara bellezza, maltrattata dal padre, supplicava di essere posta in un ritiro o maritata, ma Francesco glielo impediva. Quando Francesco trasferì tutta la famiglia nel suo feudo di Rocca Petrella (l'attuale Petrella Salto, presso Rieti), le sciagurate vittime ordirono allora una congiura con il castellano Olimpio Calvetti, divenuto amante di Beatrice e, assoldati due sicari, la notte del 9 Settembre 1598 Francesco fu ucciso nel sonno e precipitato in giardino per simulare una disgrazia. Pochi mesi dopo sorserò però sospetti, sicchè tutta la famiglia fu imprigionata e condotta a Roma: Giacomo, Lucrezia e Bernardo confessarono sotto la tortura; Betrice, d'animo forte, persistette a lungo nel negare, e solo nella speranza di salvare tutti dal patibolo finì per confessare. Tutti furono giustiziati, dinanzi a Ponte Sant'Angelo l'11 Settembre 1599; al solo Bernardo per la sua giovane età fu fatta grazia, ma venne condannato ad assistere al supplizio e inviato poi alle galere. La bellezza di Beatrice, la forza d'animo mostrata nel processo, la rassegnazione nel morire, lasciarono tracce così profonde nel popolo romano, che la memoria di lei vive ancora nella tradizione. La sua figura fu idealizzata ed essa fu chiamata la vergine romana e proclamata innocente
  • TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1600211140
  • NUMERO D'INVENTARIO fondo stampe np 73
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Puglia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Puglia
  • DATA DI COMPILAZIONE 2004
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI in basso a destra - Beniamino del Vecchio incise - corsivo -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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