La pianta non è molto articolata: la geometria piuttosto regolare è assimilabile ad una L . Il volume interessa diversi livelli orizzontali e la copertura di ciascun piano diventa terrazza per il piano successivo. A chi lo guarda da via Kagoshima appare come l'insieme di due corpi, A e B, di cui uno ha altezza via via degradante mentre l'altro, più alto, ha un'altezza uniforme. Quest'ultimo è servito da una scala esterna, a due rampe, che raggiunge il primo piano dove termina con un pianerottolo poggiante su un profondo arcone. La degradazione volumetrica a terrazze è riproposta sul versante prospiciente via S.Stefano, che è pure dotato di un piccolo cortile/giardino. L'ingresso avviene attraverso un cortile con un lato lungo e uno corto porticati e coperti da volte a crociera ribassate e allungate, come ribassati sono gli archi che le individuano. Una piccola nicchia è presente alle due estremità del lato lungo porticato. I vani luce sono caratterizzati da una notevole altezza e a valle sono accomunati da una lunga balconata

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