infrastruttura agraria (centuriazione)

Venafro,

A ca. 30 cm dal piano di campagna, immerso nello strato alluvionale, è stato intercettato un allineamento costituito da una serie di ciottoli e blocchetti in pietra misti a laterizi reimpiegati. L'unità strutturale si presenta in pessimo stato di conservazione; tuttavia si può ipotizzare che la sua pianificazione sia funzionale ad un limes centuriale

  • OGGETTO infrastruttura agraria centuriazione
  • MISURE Lunghezza: 3 m
    Larghezza: 0.30 m
  • AMBITO CULTURALE Divisione Agraria Di Epoca Romana
  • LOCALIZZAZIONE Venafro (IS) - Molise , ITALIA
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La documentazione archeologica mostra come il territorio indagato, che ricade geograficamente nelle pianure della media e alta valle del Volturno, fosse popolato già in epoca pre-protostorica , dal Paleolitico all'età del Ferro. Ma è soprattutto dal periodo arcaico che si attesta un significativo incremento di siti, relativi a insediamenti rurali riferibili a veri e propri agglomerati abitativi e ad aree sepolcrali e necropoli, sparsi in generale nella media e alta valle del Volturno e in particolare nel territorio della piana di Venafro. Nel IV e nel III secolo a. C., in linea con quanto è emerso dai dati bibliografici, di ricognizione e di scavo stratigrafico, le realtà insediative presenti nel venafrano solo in alcuni casi risultano in continuità di vita con quelle della fase precedente, prospettando un fenomeno di cesura, che affonda le radici nel tardo V secolo a.C. e che sembra da porre in rapporto al processo di strutturazione etnica delle popolazioni sannitiche. I dati forniti dalle indagini condotte in questo territorio consentono di delineare nel complesso forme di organizzazione antropica orientate da un lato allo sfruttamento in senso agricolo del territorio, dall'altro al controllo e alla difesa, attraverso l'apprestamento di strutture fortificate in posizione strategica. E' probabile che intorno al 268 a.C. con l'istituzione di una praefectura Venafro entrò ufficialmente nella cittadinanza romana sine suffragio, nell'ambito dell'assetto definito da Roma nelle zone di confine con il Sannio, alla conclusione della guerra contro Pirro; venne iscritta nelle liste della tribù Teretina. Sullo statuto costituzionale e amministrativo del centro nel periodo tardo repubblicano non possediamo al momento nessun dato certo, né dalle fonti letterarie né da quelle epigrafiche, ma è probabile che proprio in questo periodo fu istituito il municipio. La menzione epigrafica di una colonia Iulia Augusta Venafrum attestò poi la fondazione in età augustea, che dovette tuttavia essere preceduta da un'altra deduzione riferibile al periodo triumvirale, quella della colonia iulia Venafrana, alla quale parrebbe rimandare anche un passo del Liber Coloniarum. E' alla fine del I secolo a.C. e per tutta l'età augustea che la città di Venafro assunse un ruolo importante all'interno del territorio: fu il fulcro della riorganizzazione agraria, in particolare dal punto di vista della strutturazione del latifondo e produttiva, ravvisabili nel progressivo diffondersi degli insediamenti databili alla seconda metà del II secolo a.C., sparsi soprattutto a S, SE e NE di Venafro. La diffusione del popolamento in questo territorio a partire dalla fine del II secolo a.C. sembra farsi via via sempre più consistente, fino ad arrivare al I secolo a.C., periodo in cui un fattore decisivo di slancio economico fu lo sviluppo dell'olivicoltura. L'età augustea è il momento di maggiore prosperità, che si riscontra con una maggiore stabilità politica e amministrativa, con la costruzione di importanti opere pubbliche, come l'acquedotto, e con l'organizzazione agraria del territorio, con la conseguente distribuzione delle terre ai veterani. E' a questo stesso periodo che si può riferire anche l'attuazione di un programma di strutturazione urbanistica ed edilizia . Dopo il grande sviluppo del popolamento, che raggiunse l'apice in tutta l'età augustea, già a partire dall'età alto imperiale si registra una battuta d'arresto nella nascita dei nuovi insediamenti nel territorio, mentre quelli già esistenti dall'epoca tardo repubblicana continuarono a vivere anche in questo periodo, senza mostrare segni di contrazione. Un netto cambiamento si ha alla fine del II secolo d.C. quando si rileva l'abbandono di molti stanziamenti abitativi; quelli che sono sopravvissuti hanno mostrato una continuità fino al periodo tardo antico. Gli insediamenti più grandi (sia vici che villae) prolungano la loro esistenza, mentre i siti più piccoli sembrano diminuire vistosamente tra il II-III secolo d.C., per effetto dei cambiamenti, registrati anche in aree limitrofe, con la diffusione del latifondo. Nonostante l’esiguità delle fonti, sembra che la crisi politica ed economica del Basso Impero determini un ridimensionamento demografico; tale momento di regressione culmina con la creazione della provincia del Samnium
  • TIPOLOGIA SCHEDA Siti archeologici
  • INTERPRETAZIONE Divisione agraria di epoca romana. Questo è confermato dall'orientamento delle strutture, che rispecchia l'uguale direzione delle divisioni agrarie di epoca romana nord ovest/ sud est, individuate su base cartografica e di ricognizione nella Carta Archeologica di Venafro, a cura della Dott.ssa Giovanna Cera (vd. bibliografia, siti 80-84)
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1400085495
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia del Molise
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia del Molise
  • DATA DI COMPILAZIONE 2015
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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