console, coppia - bottega portoghese (primo quarto sec. XIX)

console, 1800 - 1825

Console con ripiano in marmo verde e struttura in legno dorato a bolo. Fronte stondata con cornice dorata: al centro un disco d'oro con motivo a foglie, e ai lati, entro due rettangoli, due ovali. Gambe a volute terminanti a ricciolo, scanalate e decorate nella parte superiore da motivi vegetali. Una traversa lignea lega le gambe con al centro una urna con coperchio decorato ed anse da cui escono dei festoni

  • OGGETTO console
  • MATERIA E TECNICA LEGNO
    marmo verde
  • AMBITO CULTURALE Bottega Portoghese
  • LOCALIZZAZIONE Ambasciata d'Italia, Residenza
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La console, di stile portoghese, presenta caratteristiche stilistiche quali le linee severe della struttura lignea e l'urna cineraria al centro della traversa che permettono di circoscrivere la sua realizzazione al cosiddetto Stile Retour d'Egypte. Questo stile ebbe larga eco in Francia e in Europa e origina dalla fulminea e fortunata campagna militare dell’ancor giovane generale Bonaparte in terra d’Egitto, nel 1799. La moda delle “egizianerie” aveva già in Italia trovato un precedente interprete nell’incisore Giovan Battista Piranesi, ma la vasta diffusione che ebbe anche nel mobile l’ornamento egiziano trova il principale trampolino di lancio con la pubblicazione nel 1802 del “Voyage dans le Basse et la Haute Egypte pendants les campagnes du Général Bonaparte” di Dominique Vivant Denon, il barone-egittologo che seguì con uno stuolo di artisti-disegnatori il futuro imperatore nella terra dei faraoni, copiando diligentemente ogni vestigia archeologica che fu loro possibile fissare nella carta. Se fu in particolare nel primo decennio dell’Ottocento che gli arredi si “vestirono” di ornati di sfingi, palmette, urne funerarie, cariatidi, profili egizi, obelischi, non di rado in simbiosi con elementi greco-romani, è bene rilevare che fino alla fine degli anni Trenta del XIX secolo, quindi ben oltre la Restaurazione, la moda del Retour d’Egypte ispirò ebanisti e committenza. In Italia questo fenomeno trovò particolare consenso a Roma e a Napoli. E’ inoltre da menzionare la particolare interpretazione che contagiò l’arredo inglese, dovuto all’inventiva di Thomas Hope
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201273391
  • NUMERO D'INVENTARIO 210-211
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio
  • ENTE SCHEDATORE Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio
  • DATA DI COMPILAZIONE 2014
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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