Statua di sacerdotessa isiaca (statua)

Sacerdotessa isiaca, Roma, SECOLI/ II

La figura femminile è rappresentata stante sulla gamba sinistra, mentre la destra è flessa, arretrata e scartata di lato. Indossa un lungo chitone senza maniche, con scollo leggermente arrotondato, e al di sopra di esso un appio mantello raccolto e fermato sul petto con un nodo "isiaco", dal quale cade un breve fascio di pieghe verticali, Fiancheggiato da un sistema di sottili pieghe oblique. I piedi calzano alti sandali con lacci interanulari. Il braccio destro abbassato si man tiene aderente al fianco e sorregge un vaso. Sulle spalle e sul dorso si notano lunghe ciocche di capelli sciolti. Non si vedono tracce di velo. La parte posteriore è resa in maniera schematica e leggermente appiattita, in quanto la visione principale della statuetta era quella anteriore. Il tipo iconografico con nodo "isiaco", al quale si riconduce la scultura del Museo Nazionale Romano, è una elabora zione greca di età ellenistica, effettuata in Alessandria, che prende spunto dalla moda femminile della tarda età egiziana (v. Tran Tam Tinh, in ANRW, 17,2,p.1723, nota 53, con prec, bibl... Inoltre in diverse raffigurazioni di età ellenistica viene ripetuto il medesimo tipo: una statuetta a Torino (Horn, Gewandstatuen, p. 41, tav. 17,2); una statua al Vaticano (Amelung, I, 755, tav. 81, n. 654); una statuetta a Delo (Marcade, A 2255, tav. LVII). Il Tran Tam Tinh (ibidem, p. 1726 1727; id, Le culte des divinitès orientales en Campanie, Leiden 1972, p. 30-32) opera una distinzione, basandosi sulla diversa foggia del nodo, tra le raffigurazioni di sacerdotesse o fedeli isiache e le statue propriamente di Iside. Dall'esame del loro abbigliamento si desume infatti che le prime hanno un nodo formato mediante l'incrocio delle due estremità del mantello; le seconde invece presentano il nodo realizzato con una sola estremità. Ulteriore caratteristica delle sacerdotesse è l'assenza del velo sulla testa. La scultura delle Terme che, in base alle precedenti asserzioni, si conferma come sacerdotessa isiaca, può essere confrontata con una statuetta del Museo di Alessandria (A. Adriani, Rep. d'Arte, A - II, n, 146, tav. 72, fig. 238) datata al I - II sec. d.C.; una statua nel Museo del Prado (Blanco, Prado, P. 39, n. 36, E.M. Ricard, Marbres antiques du Musée du Prado a Madrid, Paris 1923, p. 61, n. 40, tav. XXXI); una statuetta da Cirene (E. Paribeni, Cirene, n. 412, tav. 180). La nostra figura sorregge con la sinistra un vaso, secondo l'iconografia tipica delle sacerdotesse isiache. Per le abbreviazioni nel testo e nella bibliografia confronta i volumi relativi alle sculture del Museo Nazionale Romano a cura di A. Giuliano

  • OGGETTO statua
  • MATERIA E TECNICA marmo lunense
  • MISURE Altezza: 47 cm
  • CLASSIFICAZIONE SCULTURA/STATUARIA
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Collezione egizia
  • LOCALIZZAZIONE Museo Nazionale Romano, Palazzo Altemps
  • INDIRIZZO Piazza di Sant'Apollinare 46, 00186, Roma (RM)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Reperti archeologici
  • SPECIFICHE DI REPERIMENTO Dai lavori per la costruzione degli argini del Tevere, ripa sinistra, via di Porta Leone, alle pendici nord occidentali dell'Aventino, 1878; al Museo Kircheriano fino al 1880. Priva di testa, braccio e piede destro; ampie lacune sul fianco destro; superficie scheggiata in più punti; mano sinistra restaurata
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200194683
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Museo Nazionale Romano
  • ENTE SCHEDATORE Museo Nazionale Romano-Palazzo Altemps
  • DATA DI COMPILAZIONE 1986
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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