Rilievo funerario con tre figure (rilievo/ funerario)

Roma,

Entro una nicchia rettangolare sono racchiusi tre personaggi, le cui figure appaiono tagliate quasi al l'altezza della vita. Il fondo presenta una lavorazione simile a quella del rilievo al MNR, inv. 80714. A sinistra sono un uomo attempato ed una donna ancora giovane, uniti nel gesto della dextrarum iunctio e con le teste leggermente inclinate l'una verso l'altra, segni che evidenziano nelle stele la coppia sposata. L'uomo, che veste la tunica ed ha la toga sulla spalla sinistra, ha il volto molto magro con le guance incavate che evidenziano gli zigomi alti. Gli occhi, con le palpebre superiori rilevate, sono infossati, sotto l'arcata sopraccigliare plasticamente resa. La fronte, stempiata é solcata da una fitta serie di piccole rughe, disposte irregolarmente e rese con leggere incisioni. Ha i capelli a calotta, con piccole ciocche poco plastiche, come il Pinarius Anteros del rilievo da Villa Mattei al MNR, inv. 80714, e Prothesilavo del rilievo al MNR, inv. 841. Il Vessberg pone i tre rilievi nello stesso periodo, intorno al 30 a.C. (O.VESSBERG, Studien, p. 199). La giovane donna sue sposa veste la tunica e tocca con la mano sinistra un lembo del mantello, poggiato sulla spalla sinistra. È pettinata secondo una variante delle foggia "all' Ottavia" (per l'analisi dell'acconciatura ed i suoi termini cronologici cfr rilievo inv. 196630). Lateralmente i capelli sono ricondotti morbidamente all'insù, attorcigliati e terminanti nella crocchia posteriore, con la banda centrale che si ripiega sulla fronte nella maniera solita. Ritroviamo lo stesso tipo di acconciatura su un rilievo a Villa Mattei (T. BOTTICELLI, St. Misc: 20, 1972, p. 45 ss., Tav. LII a), datato da Botticelli nel 45-40 a.C.. Discostata da essi, a destra, é rappresentata frontalmente una donna, completamente avvolta nel mantello, tirato sopra la testa. Essa si differenzia dal tipo di donna velata che compare si rilievi funerari, ritratta in genere nell'atto di trattenere con la mano un lembo del mantello. In questo caso le braccia non si distaccano dal busto, particolare considerato strano da Tessberg (O.VESSBERG, Studien, p. 199). Essa riflette un tipo più idealizzato, rispetto ai ritratti dei due coniugi a sinistra: il volto é largo e la pelle é liscia senza rughe. I capelli, divisi da una scriminatura centrale, sono ondulati lateralmente e si ravviano all'indietro lasciando scoperte le orecchie. Questo tipo di acconciatura si ritrova anche su un rilievo nella Galleria degli Uffizi a Firenze, datato nella prima metà augustea (G. MANSUALLI, Galleria degli Uffizi, Le Sculture, Roma 1958,1, p. 201, n. 198, fig. 235). Al di sopra della scriminatura é un grosso rotolo girato a spirale, probabilmente fatto di stoffa (O. VESSBERG, p.270 ; H.C. FRENZ, Untersuchungen zu den frühen römischen Grabreliefs, Frankfurt am Main 1977, p.144); il Poulsen (F. POULSEN, Probleme der Rom. Ikonographie, 1937, p. 22) pensa si tratti della pettina tura rigonfia, rotonda, riconosciuta da L'Orange come sillana e post-sillana (H.P. LORANGE, RM, 44, 1929, p. 174 ss). Arias (P.E. ARIAS , NSc, 1939, p. 84) paragona questa testa a quella del rilievo al MNR inv. 125655 e a quella di Oslo (L'ORANGE, op. cit., p. 175, fig. 5) quali esempi testimonianti la presenza del fenomeno classicistico di età sillana e cesariana. Quale rapporto leghi questa figura a quelle dei coniugi non si può stabilire con sicurezza, mancando il rilievo di iscrizione. Poiché in genere, su questi rilievi funerari, sono ritratti membri di una stessa famiglia, Vessberg é del parere che si tratti della madre di una delle due figure di sinistra, mentre secondo Frenz (FRENZ, p. 120) e Kleiner (D.E.E. KLEINER, Roman Group Portraiture, NY-London 1977, p. 38) potrebbe essere la patrona dei due liberti di sinistra. Il rilievo, infatti, come gli altri dello stesso tipo di età tardo-repubblicana ed augustea, é espressione di un'arte al servizio di committenti appartenenti alla classe medio-borghese dei liberti, come ha sottolineato Zanker (P. ZANKER, JdI, 90, 1975, p. 267 ss). Sia per i confronti stilistici e tipologici fatti per la testa dell'uomo, sia per le pettinature delle donne, il rilievo si pone intorno al 30 a.C.. Frenz propone una data tra il 40 e il 30 a.C.. L'alta qualità di questo rilievo e di quelli inv. 80714 e 341, le strette analogie non solo tipologiche ma anche stilistiche che legano i tre ritratti maschili e i due femminili dei rilievi inv. 80714 e 841, la stessa tecnica usata nella lavorazione del fondo nel rilievo in esame e in quello inv. 80714, lasciano supporre che i tre rilievi siano opere di me stesse botteghe. Tale probabilità, sottolineata da Vessberg per il rilievo in esame e per quello inv. 80714, é stata tuttavia esclusa da Frenz (FRENZ, p. 78 s.) pur riconoscendo le affinità che accomunano i tre rilievi

  • OGGETTO rilievo/ funerario
  • MATERIA E TECNICA marmo lunense/ scalpellatura
  • MISURE Altezza: 61 cm
    Lunghezza: 146 cm
    Spessore: 26 cm
  • CLASSIFICAZIONE ARREDI/ARREDI FUNERARI
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Collezione Mattei
  • LOCALIZZAZIONE Museo Nazionale Romano, Palazzo Altemps
  • INDIRIZZO Piazza di Sant'Apollinare 46, 00186, Roma (RM)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Reperti archeologici
  • SPECIFICHE DI REPERIMENTO Da Villa Mattei
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200123938
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Museo Nazionale Romano
  • ENTE SCHEDATORE Museo Nazionale Romano-Palazzo Altemps
  • DATA DI COMPILAZIONE 1978
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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