Testa di Giulio Cesare su busto non pertinente (statua/ busto)

Giulio Cesare, Roma,

La testa mostra delle caratteristiche ben precise: viso squadrato con guance profondamente in cavate e segnate dalle rughe; mento deciso e sporgente; fronte solcata da rughe orizzontali e formanti quasi un triangolo alla radice del naso; labbra sottili; occhi sottolineati da un forellino nell'angolo interno. I capelli scendono in brevi ciocche sulla fronte incontrandosi "a tenaglia" con quelle più rade sulle tempie. Tutte queste sono caratteristiche che permettono di individuare la testa come un ritratto di Giulio Cesare e più specificamente come una replica del tipo che prende il nome da quella del Camposanto di Pisa (cfr. per tutti F.S. Johansen, Antichi ritratti di Caio Giulio Cesare nella scultura, in AR ID, IV, 1967, pp.22-33). Il complesso e dibattuto problema sui ritratti cesariani verte tuttora sia sulla loro autenticità sia sull'appartenenza di un ritratto ad uno dei tre gruppi fondamentali nei quali essi sono divisi in base alle monete. Questi gruppi rispecchiano tre epoche diverse con caratteristiche ben precise nell'inquadramento della ritrattistica cesariana: originali di età contemporanea a Cesare, di età augustea e di età traianea (cfr. M. Borda, Iconografia cesariana, Roma 1957, pp.63-67). Pur rientrando la nostra testa, come già detto, fra le repliche del tipo Camposanto di Pisa se ne può notare rispetto a queste una maggiore angolosità e secchezza di linee tanto da aver già fatto pensare (B. M. Felletti Maj, Museo Nazionale Romano. I Ritratti, Roma 1953, p.39) per essa ad un prototipo più antico rispetto a quello augusteo dei ritratti del tipo Pisa. La Felletti Maj aveva inoltre avvicinato la testa delle Terme al ritratto di Cesare "già a Villa Mattei" che si riteneva fosse andato perduto. Solo lo Jantzen (U.Jantzen, Caesar Mattei, in RM, 75,1968, pp.170 173) ha ricostruito l'errore che si è verificato già dal 1893 riguardo al negativo fotografico che ne ha pregiudicato il riconoscimento. Già nel 1932 (L. Curtius, Ikonographische Beiträge zum Portrat der Romischen Republik und der Julisch-Claudischen Familie, in R1, 17, 1932, p. 228) il ritratto era scomparso da Villa Mattei ma a causa di quell'errore non si è potuto fino allo Jantzen identificarlo e riconoscerlo, come realmente è, nel ritratto delle Terme n. Inv. 124466

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