infrastruttura idrica (opera di drenaggio)

Castelleone di Suasa,

Il Cimarelli, nel XVII secolo scrive : "Nelle ripe del [...] fiume, che dall'Oriente spalleggianlo, due porte ritrovansi di ordinaria grandezza [. ..] per le quali entrasi dentro vie sotterranee, artificiosamente involto, di mattoni cotti, e di calce tenace fabbricate". Sono probabilmente gli sbocchi nel fiume di due cunicoli appartenenti alla rete fognaria; del rinvenimento di uno di questi parla anche il Giorgi. L'autore riporta inoltre l'esistenza di un "saggio di pavimentazione musiva con fascia ornamentale in bianco e nero", localizzata sopra lo sbocco di cloaca. Sono attualmente visibili, nella scarpata del terrazzo fluviale, due nuclei di calcestruzzo che impiegano ciottoli di fiume. Il primo misura 1,15 x 1,20m , conservato per un'altezza di circa 2 m; il secondo, alla distanza di 0,65 m , è gettato contro terra, per la lunghezza di 1,75 m. La struttura non è identificabile, come vuole il Giorgi, con il "residuo di un ponte [...] sul vecchio alveo del Cesano". Muri in laterizio (saggi 1987)

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