In località Farneto lungo la dorsale di Casa Mancaia, nei pressi del civico n. 16, è presente una grande paleosuperficie sommitale divisa in due dalla strada di crinale. A ovest della strada, lungo il pendio, è stata rinvenuta un'ampia area di dispersione di materiali eterogenei, probabilmnete fluitati dal pianoro soprastante, con una selce preistorica sporadica, frr. laterizi (mattoni e tegole romani), frr. di ceramica grezza di uso comune protostorica (picena) e romana. Tra i reperti di ceramica romana si segnala anche ceramica da cucina e da mensa tra cui di terra sigillata italica (I a.C.-I d.C.). Si distinguono inoltre resti ceramici di età tardo romana (frr. di acroma con decorazione a linee ondulate incise) e di età altomedievale e medievale (databile al sec. IX-XIV e ceramica grezza di sec. XI-XIII). Si notano anche resti di ceramica smaltata (probabilmente maiolica) e di acroma depurata decorata moderna (databile genericamente nei sec. XV-XVII). Sul lato est della strada, inoltre, si apre un vasto pianoro sommitale sul quale è presente una grande quantità di frr. laterizi e di ceramica comune prevalentemente di età romana e tardo romana ma si segnala anche un fr. di ceramica acroma protostorica di età picena. A nord della paleosuperficie è presente un accumulo di laterizi romani (tegole, mattoni manubriati, mattoni), di ciottoli di fiume e di blocchetti di pietra da costruzione probabilmente macerie di una costruzione antica provenienti dal campo limitrofo, che presenta comunque una quantità di materiale simile. Infine lungo il pendio a est della paleosuperficie sono stati rinvenuti alcuni frr. di ceramica protostorica di età picena. Il limite est della paleosuperficie è costituito da una scarpata tagliata artificialmente (di circa m 8), che presenta in parete una successione di strati alternati di terra e materiali di reimpiego romani (ciottoli, tegole, coppi, mattoni, ceramica)