Orazio Brancadoro

monumento funebre, 1560 - 1560

Il monumento impostato su un alto basamento, reca la trabeazione sostenuta da colonne ioniche abbinate ad un arco a tutto sesto fra due volute laterali che raccordano il coronamento a frontone. Nella lunetta vi è un bassorilievo con "l'Eterno Padre". Sotto l'arco, nello spazio scandito da l'intercolumnio vi è l'urna con sopra la statua giacente del guerriero. Al di sotto, un plinto a due registri: in quello superiore c'è l'iscrizione dedicatoria ed ai lati due putti che sorreggono gli stemmi di famiglia: nel registro più basso un bassorilievo con trofei ed arnesi militari: motivo che si ripete negli spazi tra le colonne abbinate

  • OGGETTO monumento funebre
  • MATERIA E TECNICA Marmo
  • ATTRIBUZIONI Vittoria Alessandro (1525/ 1608)
  • LOCALIZZAZIONE Fermo (AP)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Orazio Brancadoro valoroso uomo d'armi fermano, nato nei primi del seicento da nobile famiglia di Fermo. Suo padre Bernardino lo mandò giovinetto ad istruirsi nelle armi presso Pirro Colonna; militò sotto Francesco D'Este, e poi sotto Carlo V che seguì nelle spedizioni di Tunisi e nelle guerre di Francia ed in Germania. Comandò con il grado di Celiarca nel 1553 la spedizione dei genovesi, appoggiati da Carlo V contro la Corsica che si era ribellata. Cadde in un'imboscata vicino Bastia nel 1554. Il monumento marmoreo prima del rifacimento della Cattedrale era in bellamostra nella Cattedrale. Alla fine del '700 fu tolto e sotterrato a pezzi nei giardini dei PP. Cappuccini; ma in seguito fu ricollocato al suo posto ad opera della famiglia. Non sappiamo perciò se l'attuale è originale nella struttura e nelle parti. Il De Minicis ci da due notizie: facendoci sapere che ci sono "parti modernamente rifatte" e che il Card. Arc. di Fermo Cesare Brancadoro "fece rifare l'urna e l'imbasamento". La notizia è confermata e l'anno del restauro è il 1808. Le parti originali cioè il bassorilievo e la statua giacente, tutto il resto forse, erano state impostate dallo scultore Alessandro Vittoria discepolo di Jacopo Sansovino. Se si vuol dar credito alle notazioni del De Minicis sembra vi abbia lavorato anche Bernardino Contini scultore contemporaneo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100247021
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio delle Marche
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche
  • DATA DI COMPILAZIONE 1980
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • ISCRIZIONI centro - Deo Optimo Maximo/ Horatio Brancadoro in quolibat Militiae/ genere sed in expugnandis quolibat Militiae/genere sed in exspugnandis potissimum oppidis/ praeclaro in Tunetano Sabaudico Germanico/ et Methensi bello sub Corolo V Romanorom imperatore/ maxima cum laude versato et ab eodem/ annua stipe domato ac sub Ianuen(sibus) auspiciis/ in expeditione cyrnea ad tribunatum evecto/ demum ab improbis cyrneis per proditionem/ interepto M(arcus) Antonius fr(ater) pos(uit)/ MDLX - lettere capitali -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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