altare - bottega marchigiana (fine/inizio secc. XVI/ XVII)

altare,

Due colonne scanalate con capitelli compositi affiancate da motivi a voluta con teste e grappoli di frutta, sorreggono un architrave ornato da palmette in rilievo. Il timpano, con figure adagiate, è spezzato; al centro dell'architrave è posto un fastigio con testa ed ali di angelo sormontato dalla croce. Al di sopra dell'altare un rilievo raffigurante Dio Bendicente

  • OGGETTO altare
  • MATERIA E TECNICA pietra/ pittura
  • LOCALIZZAZIONE Pesaro (PU)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Da un documento dell'Oliveriana risulta che Fra' Mariano di S. Agata, sacrestano di S. Giovanni, ricevette il 24 aprile 1614, da Giovanni Andrea Olivieri un pagamento per il "servitio del suo altare". Esso è dunque anteriore al 1614 e i motivi ornamentali, tipici del repertorio manieristico, fanno pensare alla seconda metà del sec. XVI. I rilievi, ad ampi piani, sembrano piuttosto rozzi. Non si sa se l'altare fosse originariamente nella prima cappella a destra o se vi sia stato trasportato dopo il 1729, quando gli altari furono spostati dalla navata alle cappelle. La disposizione degli altari della navata centrale fu mutata nel 1729. Ne parla dettagliatamente Ortolani (1930, pp. 124-126). Risulta che gli altari, quattro, erano situati nelle nicchie dove attualmente sono posti i confessionali, mentre le cappelle erano occupate dai confessionali. I quattro altari erano intitolati a San tommaso, San Carlo, San Diego e alla "Nunziatina". Non è data sapere l'ubicazione dei quattro altari: soltanto quello di San Tommaso risulta situato nell'ultima nicchia a piedi della chiesa, in cornu epistolae. Nel 1729 si decise di spostare i confessionali dalle cappelle alle nicchie e viceversa. Furono trasferiti ai nuovi altari anche i "legati" delle famiglie pesaresi. Furono così creati gli altari nelle cappelle; non risulta quali fossero i titoli dei nuovi altari, tuttavia tre di essi sono ancora visibili. Essi sono: a sinistra l'altare di Santa Caterina da Bologna e, a destra, gli altari del Crocifisso e di sant'Antonio. I dipinti degl altari soppressi furono posti ai lati brevi del transetto, sopra le porte. Attualmente sono ancora visibili il S. Carlo Borromeo del Pandolfi e l'Annunciazione di G. B. Clerici da Urbino. Il San Diego d'Alcalà attribuito al Cialdieri è ora in sacrestia, mentre è scomparso il San Tommaso del Visacci
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100016902
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio delle Marche
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche
  • ISCRIZIONI in basso, sotto il dipinto - ARA DOMINOR ALEXANDRI PETRIANTONI/ ET IO. ANDREE. OLIVERII. PISAUR CIVIV -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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