copribusto davantino

copribusto, da giorno, femminile - ambito francese, ambito veneziano (secc. XVIII/ XIX)

Davantino (plastron) femminile con collo alto a cinturino, realizzato in raso di seta bianco avorio con ricami naturalistici floreali in sete policrome, e motivi a ventaglietti (punti erba, lanciati - diagonali, con disposizione a raggiera, lunghi incrociati, fermati da sistema a punto filza - spaccato, passato, raso). Dotato di nastrini in tela di cotone, posizionati lungo i fianchi e in corrispondenza dei tagli posteriori. Fila di bottoni a peduncolo (non più funzionali) al centro, rivestiti nel medesimo tessuto di confezione e ricamati, con rispettivi occhielli rifiniti a punto occhiello. A sottolineare l'originaria apertura, festone ricamato in filato di cotone verde e fucsia. Apertura centrale posteriore con ganci metallici e rispettive asole (doppie per i primi 2 ganci, triplice per l'ultimo) rifinite a punto festone rinforzato. Interamente profilato da nastrino in tessuto di lino ad armatura diagonale, utilizzato anche per foderare il colletto. Fodera e tagli posteriori in tela garzata, in fibra di lana (trama) e lino (ordito)

  • OGGETTO copribusto davantino
  • MATERIA E TECNICA SETA
    LANA
    tessuto
  • AMBITO CULTURALE Ambito Francese Ambito Veneziano
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria del Costume
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Pitti
  • INDIRIZZO P.zza Pitti, 1, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il davantino è ricavato dai tagli anteriori di una sottomarsina maschile del XVIII secolo (databile tra il 1775 e il 1780 ca). I modelli corti, con falde a sagomatura triangolare vengono ad affermarsi nel corso del terzo quarto del secolo, per poi venire soppiantati intorno al 1780-90 dai panciotti con taglio rettilineo al punto vita e doppiopetto. La collezione Schlatter comprende anche una coppia di revers riconducibili al medesimo capo maschile riadattato (vedasi la medesima lavorazione a ricamo). Stando all'attuale foggia degli indumenti coordinati, si ipotizza che la modifica della sottomarsina risalga agli anni '70-'80 del XIX secolo. Da un punto di vista stilistico, si ipotizza un'attribuzione ad ambito francese o più probabilmente, veneziano (confronti pertinenti con alcuni esemplari dalle collezioni del Museo di Palazzo Mocenigo, Venezia). Acquistato dalla donatrice nel mercato antiquario italiano (Parma)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Vestimenti antichi/contemporanei
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900750321
  • NUMERO D'INVENTARIO GGC 8438
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Le Gallerie degli Uffizi
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 2014
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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