convito degli Dei alle nozze di Amore e Psiche

dipinto, ca 1810 - ca 1817

Dipinto su tela raffigurante un gruppo di figure, alcune sedute, altre in piedi, tra le nuvole

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Camuccini Vincenzo (1771/ 1844)
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE "Il presente bozzetto è un 'unicum' che documenta il perduto affresco del romano Palazzo Torlonia a piazza Venezia, che il piano regolatore del 1903 demolì per lasciare spazio all'Altare della Patria. Dipinto da Vicenzo Camuccini tra il 1810 e il 1816, esso era nato su commissione del principe Giovanni Raimondo (Siena, 1754-Roma, 1829), banchiere legato al Papato in un momento storico di fasto europeo nella storia di Roma, ovvero al tempo dell'occupazione delle truppe francesi. Tale palazzo, acquistato nel 1803 dai Torlonia ai Bolognetti, nell'occasione fu sottoposto a significative trasformazioni architettoniche e dotato di una nuova decorazione improntata a un importante programma di visibilità pubblica. Esso impegnò i migliori pittori e scultori del tempo: Canova, Thorvaldsen, Landi, Palagi, Tenerani, Coghetti. Fra di essi Vincenzo Camuccini, l'indiscusso protagonista del neoclassicismo romano, che lavorò al palazzo nella fase più antica degli interventi neoclassici. Tale consesso di artisti dotò il palazzo di veri e propri simboli di 'status', adeguati a sostenere il paragone coi fasti della nobiltà romana storica con cui i Torlonia erano imparentati: i Colonna, gli Orsini, i Borghese. La decorazione fu conclusa intorno al 1845, dopo fasi alterne portate a compimento dal principe Alessandro, figlio di Giovanni Raimondo. Il programma decorativo di una delle sale del piano nobile della fabbrica, improntato a una ricca scenografia, era per l'appunto decorato con 'Le nozze di Amore e Psiche in Olimpo'. Esso si riferiva all'illustre precedente iconografico voluto dal banchiere dei papi, il senese Agostino Chigi, committente delle Logge raffaellesche alla Farnesina. Il presente bozzetto costituisce l'unica testimonianza superstite relativa alla scena in questione. Relativamente al salone che ospitava l'affresco perduto la documentazione è assai esigua anche dal punto di vista fotografico. Infatti anche fra le fotografie dell'importante archivio del Museo di Roma a Palazzo Braschi, così come fra quelle Alinari e Anderson, il 'Convito degli Dei alle nozze di Amore e Psiche' non presenta riscontri. Al momento della demolizione, la mobilia di pertinenza del palazzo fu dispersa. Analogo il destino del resto delle collezioni: i sette grandi cartoni preparatori agli affreschi del Podesti per la sala di ricevimento ora ricostruita come alcova - comunque certamente posteriori e probabilmente realizzati tra il 1836 e il 1841 - sono stati comprati dal Museo di Roma; degli affreschi del Palagi e del Coghetti, in parte strappati e riportati su tela, si conservano solo alcuni lacerti, ora nella Galleria Nazionale di Arte Moderna, dove l'odierno allestimento ha cercato di restituire il senso dell'originale percorso voluto dai Torlonia. A motivo del valore di testimonianza storica nei termini sopra descritti, si ritiene che il presente bozzetto autografo di Vincenzo Camuccini, meriti tutela e conservazione sul territorio nazionale". Dott.ssa Francesca Debolini, Soprintendenza SPSAE per le province di Milano, Bergamo, Como, Lecco, Lodi, Monza, Pavia, Sondrio, Varese
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900745793
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 2013
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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