dipinto con ritratto di due promessi sposi (?)

positivo, ca 1900 - ca 1949
Anonimo
1878

busta telata (cm. 20 x 27), ingiallita e aperta sui lati, riva del lembo triangolare superiore. Sulla parte anteriore, lungo il bordo inferiore, a matita verde la scritta "DIPINTI SOGGETTO PROFANO". All'interno, 7 foto di dipinti di soggetto vario

  • OGGETTO positivo
  • SOGGETTO ritratto di due promessi sposi (?) - dipinto
  • MATERIA E TECNICA gelatina ai sali d'argento/ carta
  • ATTRIBUZIONI Anonimo: fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo e Galleria di Palazzo Mozzi-Bardini
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Mozzi Bardini
  • INDIRIZZO Piazza de' Mozzi, 2, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'attribuzione del dipinto su tavola a Zanobi Machiavelli si deve agli studi recenti di Eliot Rowlands. Lo studioso americano ha inviato una lettera all'ufficio competente sull'Eredità Bardini della Soprintendenza fiorentina allegando anche un'immagine recente che, rispetto alla foto conservata presso l'archivio bardiniano, risulta essere "restaurata". Fino ad oggi l'attribuzione era controversa. Si era assegnato il dipinto a Filippo Lippi o alla sua cerchia in quanto non era stato possibile sciogliere completamente il nodo attorno alla sua autenticità. Una questione rimasta in sospeso a causa dell'impossibilità di reperire la tavola di cui non si conosce la sua ubicazione attuale (forse New York, collezione privata?). Tramite alcune fotografie con lo stesso soggetto che sono conservate presso la fototeca di Villa I Tatti, Firenze (nn. 102764-102767) possiamo ricavare altre notizie sulla provenienza (Anthony de Rothschild; Sotheby's, Londra, 16 novembre 1955, lot 142), che vanno ad integrare quelle dell'Archivio (vendita Agnew - comunicazione sig. E. W. Rowlands, New York (USA)). Anche Berenson, in linea con la tradizione storiografica del dipinto, attribuisce la tavola a Zanobi Machiavelli e successivamente a un pittore fiorentino della metà del XV secolo. Più recentemente Boskovits ("Fra Filippo Lippi, i carmelitani e il rinascimento", Arte Cristiana LXXIV (1986), pp. 235-252) lo aveva attribuito a Filippo Lippi confermando la datazione. Dei quattro esemplari berensoniani si conosce la provenienza: Daniel Wildenstein (1917-2001) antiquario e storico dell'arte che fece pervenire queste immagini nel maggio 1958 allo studioso americano
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900744494
  • NUMERO D'INVENTARIO AFEB 543
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Museo e Galleria Mozzi Bardini
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 2010
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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