tavolo di Ghibertoni Carlo (fine sec. XVII)

tavolo, 1690 - 1699

tavolo con gambe a lira e piano rivestito in scagliola con decorazione raffigurante la mappa del Granducato di Toscana, posta al centro e circondata da alcuni oggetti sparsi: un piatto decorato con frutta, una stampa in parte arrotolata, un pennino, un calamaio, alcune squadre, un pennello. I bordi laterali del tavolo sono decorati con cornici rettilinee e valve di conchiglia sugli angoli

  • OGGETTO tavolo
  • MATERIA E TECNICA scagliola
    legno/ intaglio/ intarsio
  • ATTRIBUZIONI Ghibertoni Carlo (notizie 1694/1699)
  • LOCALIZZAZIONE Pienza (SI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'arredo rappresenta uno dei pezzi più interessanti conservati nella sala della Musica del Palazzo Piccolomini. L'opera è firmata da Carlo Ghibertoni, artefice specializzato nell'arte della scagliola, attivo in Toscana nell'ultimo decennio del XVII secolo, il cui nome rimane legato alla decorazione di una chiesa fiorentina e ad alcuni piani di tavolo. A lui infatti venne affidato l'incarico di compiere il rivestimento delle pareti e la decorazione dell'altare nell'Oratorio di San Tommaso d'Aquino a Firenze (1694-1695). Sebbene l'attività di Carlo Ghibertoni resti ancora nella massima parte da definire, è possibile che egli sia stato iniziato all'arte della scagliola (essendo forse suo discendente) da Carlo Francesco Ghibertoni, uno dei primi artisti autori di lavori di scagliola nella zona di Lucca nel XVII secolo. Qeust'ultimo era un artefice di provenienza carpigiana, la cui attività è attestata a Lucca nel secondo decennio del XVII secolo, allievo di colui a cui viene unanimemente riconosciuto il merito di avere "inventato" la scagliola, Guido Fassi (1584-1649). Un cospicuo numero di opere datate e firmate da Carlo Ghibertoni lascia percepire che egli abbia avuto un ruolo di primo piano nel quadro delle vicende che furono all'origine della diffusione della scagliola nell'arredo privato in Toscana. All'artista appartengono un nucleo di piani di tavolo, firmati e datati con riproduzioni di carte geografiche. Tra questi l'esemplare conservato nel Palazzo Piccolomini di Pienza, che raffigura la mappa del Granducato di Toscana, circondata da alcuni oggetti sparsi, appoggiati con una ricerca di effetto "trompe-l'oeil". Un piano con una carta dell'Agro Romano (Roma, Villa Albani) era stato realizzato per Clemente XI, mentre una coppia di tavoli con le carte dell'Asia e dell'America datate 1695 è apparsa alcuni anni fa sul mercato antiquario. Altre opere dell'artista sono il piano della Collezione Bianchi con la carta dell'America, firmato e datato 1696, che precede di tre anni quello in collezione Tuena a Roma (1699) dove è ripetuta la carta d'America. Queste opere attestano una diretta filiazione dalla tradizione carpigiana dove i "maestri di meschia" avevano messo a punto e diffuso la tecnica della scagliola bicroma bianco-nera, incisa con risultati assai vicini a quelli delle stampe a bulino su carta
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900557888
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Siena e Grosseto
  • DATA DI COMPILAZIONE 2004
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI sul piano del tavolo, a sinistra - Carolus Gibertonius f(ecit) - corsivo -
  • STEMMI sulla mappa, in alto a sinistra - civile (?) - Stemma - Medici Famiglia - Scudo sagomato sormontato da una corona di Toscana. Blasonatura: (d'oro) a cinque palle di (rosso) poste in cinta, e nel capo una palla più grande (d'azzurro) caricata di tre gigli (d'oro)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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