medagliere - bottega toscana (prima metà sec. XVII)

medagliere 1600 - 1649

stipo da tavolo a forma di parallelepipedo con fronte articolata e suddivisa in tre superfici, di cui quelle laterali ripartite in otto cassetti per parte, con specchiature formate da lastre di pietra paesina; pannello centrale formato da uno sportello a "edicola" o a "tabernacolo" con frontone spezzato e anch'esso rivestito di lastre di pietra paesina

  • OGGETTO medagliere
  • MATERIA E TECNICA legno/ intaglio/ pittura
    PIETRA
  • MISURE Profondità: 29
    Altezza: 66
    Larghezza: 111
  • AMBITO CULTURALE Bottega Toscana
  • LOCALIZZAZIONE Pienza (SI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'arredo serviva probabilmente per contenere le collezioni numismatiche un tempo esistenti nel Palazzo Piccolomini. Questo tipo di mobile, assai diffuso nella Toscana del Cinquecento e del Seicento finì per identificarsi con lo stipo, un mobile generalmente non molto grande che posto su un tavolo o su una "console" serviva a riporre oggetti preziosi. Nel 1600 i mobilieri del Granducato di Toscana crearono ricchissimi medaglieri (sovente il termine stipo indicava lo stesso mobile) concepiti con criterio architettonico, adorni di colonnine, nicchie, statuette e intarsiati di pietre dure, di bronzi, di tartaruga, di marmi d'alto pregio. La tipologia del nostro arredo e l'apparato decorativo delle cornici lignee intagliate induce ad una collocazione cronologica nella prima metà del XVII secolo. L'uso della "pietra paesina" o "lineato dell'Arno" quale rivestimento delle specchiature dei cassetti e dello sportello del medagliere suggeriscono un ambito geografico riferibile alla Toscana del XVII secolo. La "pietra paesina" o "terra di paese dell'Arno", così come si trova menzionata negli inventari dell'Opificio delle Pietre Dure di Firenze, è una lastra di calcare alberese reperibile presso il letto dell'Arno e può presentare talvolta una accentuata struttura a faglie che suggerisce un paesaggio di tipo rupestre, talaltra una struttura prevalente a pieghe che suggerisce invece una superficie marina o un lembo di cielo. A Firenze tra la fine del Cinquecento e i primi decenni del Seicento questa pietra venne utilizzata come fondo di dipinti, assumendo un ruolo di primo piano nella diffusione di questo gusto, ma l'originalità del suo disegno fece sì che le lastre ricavate da questa pietra vennero piuttosto utilizzate senza nessun ulteriore intervento artistico
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900557852
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Siena e Grosseto
  • DATA DI COMPILAZIONE 2004
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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