Cristo crocifisso dolente con Dio Padre, santi e simboli dei quattro evangelisti

croce d'altare ante 1475 - post 1499

Croce latina. La croce è profilata da una lamina che reca un motivo centrale a fune racchiuso fra due cornici godronate a dentelli. Recto: il crocifisso del tipo patiens, a tutto tondo, è raffigurato con la testa chinata sulla spalla destra, i fianchi coperti da un perizoma annodato sul fianco destro, le ginocchia quasi accostate e i piedi soprammessi. Entro sei compassi mistilinei, profilati da una cornice con motivo a fune e dentelli, sono rappresentati a bassorilievo, su fondo granito: un evangelista (in alto), un evangelista (a sinistra), un evangelista (a destra), Dio Padre benedicente (all'incrocio dei bracci), il sole e la luna (ai lati del suppedaneo), il Pio Pellicano (in basso). Entro i bracci della croce lamine di metallo intagliato formano cornici lisce, che inquadrano il campo di fondo, liscio anch'esso. Verso: Evangelista (in alto), San Giovanni (a sinistra), la Maddalena (a sinistra), la Vergine (all'incrocio dei bracci), San Barnaba (nel compasso sotto la Vergine), l'Agnus Dei (in basso)

  • OGGETTO croce d'altare
  • MATERIA E TECNICA rame/ sbalzo/ cesellatura/ doratura
    ferro/ forgiatura
    legno, intaglio
  • AMBITO CULTURALE Bottega Fiorentina
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La croce era esposta sull'altare della cripta di S. Zanobi, prima di approdare in guardaroba e nuovamente nella cripta di S. Zanobi. Proviene probabilmente dal Battistero, dove una croce simile (in rame dorato, con bassorilievi lavorati "all'antica", di altezza corrispondente è ricordata da inventari settecenteschi sull'altare della Maddalena. La presenza di San Barnaba (anziano, calvo, barbato, con in mano un ramoscello frondoso) caro ai fiorentini perchè nella ricorrenza della sua festa avrebbe portato più volte alla vittoria l'esercito fiorentino, farebbe però ipotizzare una provenienza diversa: dalla seconda cappella del transetto destro del Duomo, dedicata appunto a questo santo. L'originaria iconografia della croce appare oltretutto sconvolta da una arbitraria ricollocazione delle formelle all'interno dei compassi, forse avvenuta in epoca lontana quando venne modificata la superficie dei bracci, sostituendo lamine lisce a quelle originarie presumibilmente lavorate (smalti traslucidi ?). Iconografia proposta: Recto: Dio padre (in alto), Pellicano (incrocio dei bracci), Vergine (sinistra), San Giovanni (destra), Sole e Luna (suppedaneo), Maddalena (in basso). Verso: evangelista (in alto), evangelista (a destra), evangelista (a sinistra), Agnus Dei apocalittico (incrocio dei bracci), Evangelista (sotto l'Agnus Dei), San Barnaba (in basso). E' possibile che questa sia la croce inventariata nel 1818 dalla Depurazione Ecclesiastica (dove non è però precisata la collocazione) e anche quella che la tradizione orale ricorda una tempo inserita al centro della cornice superiore del polittico giottesco quando questo era ancora riposto nella cripta di San Zanobi (ante 1937). La croce, anche se di fattura un pò più grossolana, ricorda molto, soprattutto nelle cornici che profilano bracci e compassi, a quella ugualmente conservata in cattedrale ma proveniente dal Monastero di Candeli, databile all'ultimo quarto del quattrocento
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900347643
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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