Vestale Tuccia
acquasantiera
1540 - 1560
Scultura a tutto tondo
- OGGETTO acquasantiera
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MATERIA E TECNICA
marmo/ scultura
- AMBITO CULTURALE Bottega Fiorentina
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Caccini Giovan Battista
- LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Lo stato di corrosione molto avanzato di alcune parti della statua (testa, spalle, braccia) è tipico del marmo sottoposto agli agenti atmosferici. Si può quindi avanzare l'ipotesi che sia stata posta all'esterno, anche se ciò non corrisponde all'uso per cui forse fu destinata fin dall'origine. Vi si notano caratteri qualitativamente non omogenei: a una notevole finezza esecutiva della testa, mani e piedi, si accompagna un aspetto non armonioso nelle proporzioni interne, eccessivamente ridotte e talora gonfiate, unite ad una espansione della muscolatura visibile sotto le vesti. Solitamente avvicinata a Giovanni Caccini a partire dal Moreni, l'attribuzione è accettata nei pochi studi successivi sulla chiesa, in realtà è assai lontana dai caratteri dello scultore. Ritengo che la base sulla quale è incisa la data 1547 (talora letta 1597) non sia pertinente, non essendo corrispondente con la forma e la grandezza della base della figura, oltre che per motivi di datazione. Infatti si osservano anche riprese michelangiolesche filtrate dai modi del Bandinelli, e un ricordo tratto dalla 'Visitazione' del Pontormo di Carmignano (1529 ca.). I confronti più prossimi sono i rilievi del coro del Duomo, eseguiti appunto dallo scultore fra il 1547 e il 1560, e conclusi dopo la sua morte da Giovanni Bandini (1540-1599) (Heikamp). La nostra scultura mi sembra rimandare particolarmente ai modi di quest'ultimo artista, in specie ai rilievi della cappella Gaddi in S.Maria Novella (Venturi, Pope-Hennesy).Occorrerebbe in questo caso uno studio approfondito sulla statua. E' certo comunque che l'altra figura a uso di acquasantiera, compresa la base fu eseguita come pendant di questa nel 1676 (Moreni): si tratta infatti della Vestale Claudia che di solito accompagna la Tuccia. Entrambe sacerdotesse di Vesta, furono accusate di aver mancato al voto di castità, riuscendo a provare con l'aiuto della dea la loro innocenza. La Vestale Tuccia riuscì a raccogliere l'acqua del fiume nel bacino. Da Sant'Agostino in poi fu anche simbolo della Castità, e talora letta come prefigurazione di Maria (Hall, Vannugli). Si tratta comunque di un tema piuttosto raro, soprattutto in scultura, e di solito usato come allegoria matrimoniale
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900283861
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 1989
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2010
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0