ritratto di Niccolò Acciaiuoli
dipinto
1550-1599
n.p
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
- AMBITO CULTURALE Ambito Fiorentino
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Jacopo da Empoli
- LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Le guide relative alla Certosa ricordano unanimemente questo dipinto come "un tempo esistente in Certosa"(Guida della Venerabile..., 1861, p. 48; G. Bacchi, 1930, p. 163; L. Lucaccini, 1935, p. 132) infatti realizzato certamente per il monastero fiorentino come fa fede la veduta sullo sfondo, lasciò la sua ubicazione originaria al momento della soppressione napoleonica (1810) quando pervenne all'Accademia delle Belle Arti diventando così proprietà dello stato. Fu esposto nella galleria dell'Accademia e poi agli Uffizi (1911); nel 1961 è tornato a far parte del patrimonio culturale della Certosa ed è stato esposto alla Pinacoteca. Le guide suddette, oltre a menzionare il quadro, lo ricordano come opera dell'Empoli: come sottolineato dal leoncini sotto tale paternità il ritratto fu riprodotto in incisione dal Litta come sussidio alle tavole genealogiche della nobile famiglia fiorentina degli Acciaiuoli (1932, p. 238; P. Litta, 1844-1845). Oggi tale attribuzione sembra alquanto discutibile sia dal punto di vista stilistico che cronologico. Infatti, come già accennato, proporrei di collocare il dipinto all'interno di quel gusto per il ritratto ufficiale che trovò a Firenze il suo più grande portavoce nel Bronzino. Tuttavia l'autore del ritratto, che individuerei in uno degli artisti dell'entourage del Tori, proprio come il maestro non dà vita ad una figurazione astratta e priva di sentimento, riuscendo, pur nella lucidità della rappresentazione, a trasmetterci, tramite lo sguardo fiero e deciso del condottiero che sembra guardare la realizzazione del suo disegno attraverso la finestra, i suoi pensieri e le sue ambizioni. Degna di nota la precisione che oserei definire "ottica" con cui il pittore riproduce dettagliatamente l'armatura, sempre di matrice bronzinesca, mentre l'attenzione alla fonte di luce ed il tentativo percepibile di riproduzione della pelliccia del mantello indirizzano verso interessi stilistici cronologicamente ancor più avanzati rispetto all'operato del Bronzino. Il ritratto sembra dunque collocabile tra l'ottavo e il nono decennio del Cinquecento. Dal punto di vista iconografico l'autore del dipinto ha tratto spunto dal ritratto dell'Acciaiuoli dipinto da Cristofano dell'Altissimo (Firenze, Galleria degli Uffizi) a sua volta ispiratosi al modello di Andrea del Castagno della serie degli uomini illustri dipinto a Legnaia
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900228731
- NUMERO D'INVENTARIO Inv. 1890, 8727
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 1988
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2010
- ISCRIZIONI sul foglio in basso a destra - Quam cernis hospes generosi multus imaginem Nicolai Acciaioli scito fuisse ad vivum expressam. Qui e precipua Florentin(a)/Nobilitate iam inde a prima adolescentia in Regia Rubeti Regis Apulia ad magna educatus, magnus preclara indole, oris di/gnitate raris(que) animi dotibus et quod amnium maximus est, inter aulicos mores mirifica in Deum pietate evasit, sic/prorsus, ut instadio felicitatis humane [...]tunate pevinde ac pie decurrens et ardua et summa queq(ue) animum intendens summa(m)/ honorum ac dignitum suus apud Reges. Impotentissimor quorundam adversu se profligato subactoq(ue) celsitate tantu(m) animi livo/re est consecutus. Quippe bellica Gloria virtuteq(ue) incljtus magnu(m) Sicilie Regni Senescallum ut dicunt exercuit Melfis Demar/chum egit. Summu(m) Athenaru(m) Archonte spledidissime gessit et interisthec imperia, muneraq(ue) pulcherrima garam opulentissi/mam adeptus, acpias, inlargitiones erga miseras mortales profusus nihie prius autantiquius habuit etiamtum adolescents/ quam Cartusianu(m) hoc Cenobium excitare excitatum exinde clarissimu(m) suae pietatis ac magnificentie manimentum/perfecit, dotavit, ditavitq(ue) ingenti Reliquiam insignu(m) sanctitates splendore virum thesauro ex augustis Regnum Sicilie/[...]arjs, Grecieq(ue) templis exempto. Cuius Coenaby Monachi sui[...] amplissimi fundatori effigiem grati animi ergo/pingendem et aboculus huc adventantium ed imitationis studium abijciendam curarunt qu[.] tanti Viri virtutis[.]in/Deum religionis eximie et in Patriam charitatis egrege memoriam magis in dies colerent studiosus sanctius conse/rvarent.Demu(m) cum certo religiosi animi decreto sacre adijste. [Hi]erosoljmis vsenda loca Christi Salvatoris n(ost)ry nobilitate/vestigjis Neapolim inde regressuss ac verulj rerum humanaru(m) pertesus divinis iam preceptis abijt anno a Christo nato 1366. Sua/ vero etatis 56 a conditio autem Monasterio inquodeius corpus post [...] Splendide eque copie parentalia deporta[tum] fuit/24 anima vero ovans in Celum abijt, ut ex Dive Brigitte Caelesti(m) conscie revelatione constitit ea. [...]vij - corsivo - a pennello -
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