angelo

candelabro a statua,

Sono disposti simmetricamente, inginocchiati per terra e l'altro sollevato sostenere una base quadrangolare su cui è fissato il candeliere in metallo, con nodo ovale filettato. Con la mano esterna reggono la veste, con l'altra la base del candeliere. Tracce di doratura si scorgono sul petto, all'incrocio dei nastri che sostengono le ali, mentre di verde è dipinto il terreno su cui poggiano. Le sculture sono applicate a base ottagonali gradinate, dipinte di azzurro e con bordi dorati

  • OGGETTO candelabro a statua
  • MATERIA E TECNICA terracotta/ modellatura/ pittura/ doratura
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La coppia degli angeli in terracotta riprende una tipologia affermatasi nel Quattrocento nelle botteghe di Luca della Robbia, del Verrocchio e di Benedetto da Maiano: inginocchiati ai lati del ciborio con i candelabri offerti sul ginocchio sollevato, gli angeli indossano abiti lunghi, rimborsati in vita dallo stringere della cintura, con ampi colletti e nastri incrociati sul petto a formare motivo decorativo. Il riferimento ai prototipi illustri è evidente anche nella pettinatura, a riccioli folti, lavorati singolarmente e disposti a baschetto intorno al volto sorridente. Nel panneggio si notano però varie incongruenze, le pieghe non procedono con una logica compositiva, le acciaccature danno alla superficie un ritmo allentato e inconcludente; i volti appaiono danneggiati e di espressione spenta, come realizzati, da matrici stanche o divenuti banali per la consuetudine. Pertanto credo che le due sculture si possano datare ai primi decenni del Cinquecento, forse nell'ambito della bottega robbiana o dei Buglioni, dove per convinzione culturale o per esigenze di mercato si procedeva a recuperi puristici dei grandi esempi quattrocenteschi. Le formule manieristiche, e quella data già proposta in ambito pittorico, spiegherebbero poi certe anomalie proporzionali nell'allungamento del collo e delle braccia e anche l'impastato gonfiarsi del panneggio, forse nella vana ricerca di un equivalente plastico al cangiantismo sartesco
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900196589
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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