nozze di Alessandro Magno e Rossana

dipinto, ca 1665 - ca 1670

Personaggi: Alessandro Magno; Rossana; paggio; eroti; Elementi architettonici. Armi. Frutti. Fiori. Oggetti: drappi damascati

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 92.3 cm
    Larghezza: 119 cm
  • ATTRIBUZIONI Carlier Jean Guillaume (1638/ 1675)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Rombouts Theodor
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria degli Uffizi
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo degli Uffizi
  • INDIRIZZO Piazzale degli Uffizi, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE In un elenco dattiloscritto delle opere recuperate in Germania, accluso alla Protesta dell'Accademia dei Lincei del 1950, risulta già restituito con l'attribuzione a T. Rombouts. Ancora con questa attribuzione il dipinto fu esposto nel 1950 alla Mostra Nazionale delle opere d'arte recuperate in Germania, ma già nel catalogo della Mostra Nazionale delle opere d'arte recuperate nel 1952 venne messa in dubbio tale paternità dell'opera che si propose di situare nell'ambiente della scuola di Liegi della seconda metà del Seicento. Si avanzò il nome di Carlier del quale si ricordava Alessandro che detta il suo testamento sul letto di morte, probabile pendant di questo dipinto. Nel 1977 il Bodart, in seguito ad una comunicazione orale di Pierre Rosenberg, ha confermato l'attribuzione al Carlier notando nel modellato del dipinto analogie con quello dei bozzetti, ora nei Musei Reali delle arti di Bruxelles, effettuati per il Martirio di San Dionigi del 1666. Per la trattazione del tema il Bordart ha associato il dipinto alle Nozze di Alessandro e Rossana eseguito a Liegi da Gerard de Lairesse nel 1664 ed ora al Museo di Belle Arti di Copenhagen. Il Carlier, noto come autore di soggetti sacri e ritratti, la cui breve biografia fu compendiata dal contemporaneo Louis Abry (Les Hommes illustres de la Nation Liegeoise, ed. Liège 1868, pp.263- 266), fu allievo di Bertholet Flemalle come il quasi coetaneo Lariesse. E' pertanto probabile che questo quadro di soggetto storico, le cui fonti letterarie sono Plutarco (XXXIII,47) e Curzio Rufo (X,5, 1-8), sia scaturito da esperienze comuni nelle botteghe del Flèmalle. Vengono infatti adottate soluzioni iconografiche sorprendentemente simili quali l'erote che toglie il filo di perle dai capelli di Rossana, l'atteggiamento e l'abbigliamento della fanciulla, le faretre in primo piano sul pavimento. L'intervento di Gerard Goswin, l'allievo e collaboratore del Flèmalle, suggerito dal Bordart nell'esecuzione dei festoni di fiori, confermerebbe l'ipotesi
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900194032
  • NUMERO D'INVENTARIO Inv. 1890, 10007
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Le Gallerie degli Uffizi
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
    2015
  • ISCRIZIONI sul telaio - "mar 27-36"; "6850" - lettere capitali -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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