deposizione di Cristo dalla croce

vetrata, ca 1444 - ca 1444

Vetrata circolare composta da ventotto pannelli

  • OGGETTO vetrata
  • MATERIA E TECNICA vetro/ piombatura/ pittura
  • MISURE Diametro: 480 cm
  • ATTRIBUZIONI Andrea Del Castagno (attribuito): disegnatore
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il disegno della Deposizione fu pagato ad Andrea del Castagno il 26 febbraio 1444 (Poggi, 1909, doc.762); manca qualsiasi documentazione relativa al maestro vetraio esecutore e possiamo solo dedurre che la vetrata era compiuta nel termine di un anno, poiché il 25 febbraio 1445 risulta posta in loco l’ultimo occhio del tamburo, la Presentazione al Tempio (cfr.Poggi, 1909, doc.772). Numerosi gli interventi relativi all’opera in esame a cominciare dal Milanesi (1878, pag.6739 e dal Cavalcaselle: 1892, p.90) che furono tra i primi ad attribuirla ad Andrea del Castagno. Importante il contributo del Poggi che, nel 1909, curò la pubblicazione completa del materiale documentario riguardante tutte le vetrate del Duomo, da lui ordinato e riassunto in brevi commenti esplicativi su ogni opera; egli suppone che il Compianto sia statto eseguito da Angiolo Lippi, al quale si deve anche la Natività di Paolo Uccello (Poggi, 1909, p.LXXXVIII ). Per il Toesca la Deposizione (al pari della Resurrezione di Paolo Uccello mostra, rispetto alle altre vetrate della cupola un più abile andamento tra “intento pittorico e tecnica vetraria” (Toesca, 1920. p.4). Un’analisi più approfondita che tenesse conto dei dati stilistici e tecnici, come pure della personalità del maestro vetraio, fu tentata nel 1938 dalla Van Straelen che avvicina questa vetrata a quella della Resurrezione, ritenendole entrambe probabili opera di Lorenzo d’Antonio, collaboratore di Guido di Niccolò in alcune vetrate delle tribune; la studiosa nota nelle due vetrate una distribuzione più netta delle zone cromatiche ed un contorno più deciso rispetto a quelle lavorate da Bernardo di Francesco, dove i colori tendono a fondersi ed a sovrapporsi; ipotizza inoltre un intervento pittorico di Andrea nelle figure della Madonna e di Giovanni (Van Straelen, 1938, pp.89-90). Berti (come il Poggi) ritiene probabile che l’esecutore sia stato Angiolo di Lippo ed osserva che l’incarico dato ad Andrea per il disegno di questa vetrata testimonia il favore e la conferisce poi il completo rifacimento del pannello che include la testa della Vergine in seguito ai restauri operati da G.Tolleri (Berti, 1954, p.138). Marchini osserva la costruzione piramidale della scena, con figure disposte a semicerchio che trovano “suggerimento più che sufficiente nel disegno per ottenere forza di forma al di fuori del chiaro scuro (che fu forse invece l’errore di Donatello)”; la visione aderisce quindi perfettamente al linguaggio del mezzo e “conserva tutta la forza espressiva di tono drammatico propria dell’artista”, che usa colori violenti e pieni per distinguere chiaramente le masse (Marchini, 1956, p.42; 1978, p.553). Per il Fortuna il maestro vetraio esecutore è forse Bernardo di Francesco che ricevette vari stanziamenti dall’Opera nello stesso periodo in cui fu pagato il disegno di Andrea (Fortuna, 1958, p.307). In occasione della mostra ghibertiana del 1978 la vetrata è stata oggetto di uno studio accurato da parte di M.Bacci che ne delinea la storia e la fortuna critica notando come la maggior parte degli studiosi concordi nel lodare questa composizione per la sua chiarezza ed il suo equilibrio; secondo lei la scelta di colori “chiassosa ed inarticolata” non rispecchia, però, il cromatismo di Andrea che, in genere, usa pochi toni dominanti o varianti di un unico colore (Bacci, 1978, pp.256-257)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione persona giuridica senza scopo di lucro
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900188138
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 1983
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1989
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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