progetto per la facciata di Santa Maria del Fiore

dipinto, 1864 - 1864

Architetture: progetto per la facciata del Duomo di Firenze

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a tempera
  • ATTRIBUZIONI Alvino Enrico (/ 1876)
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La presenza a Firenze del Napoletano Enrico Alvino è spiegabile con l'invito, rivolto ai maggiori accademici di Italia, quali membri della commissione per il concorso del 1862. Questo concorso, che si concluse con un nulla di fatto per il disaccordo sul terminale della facciata, se basilicale e tricuspidata, fu però l'avvio per il nuovo bando del 1864. A questo, presieduto da Pietro Selvatico, si presentò come concorrente anche l'Alvino, il più illustre esponente della scuola napoletana. Come ci testimoniano i documenti e la bibliografia contemporanea l'artista - che trasferì il suo studio a Firenze conducendovi i suoi migliori scolari (G. Raimondi e F. Lomonaco) - non ebbe dubbi sulla scelta del coronamento basilicale rispetto al tricuspidato: "Per lui (...) l'orizzontalismo della costruzione fu una legge che gli corroborò nel petto nel vedere che la torre di Giotto aveva un coronamento orizzontale e non cuspidale". (De Fusco; p.43). Le direttive dei commissari, suggerite dal Selvatico, erano invece favorevoli alle cuspidi, sia richiamandosi alle facciate antiche come quelle di Orvieto e di Siena, che al tanto citato documento pittorico rappresentato nel "Trionfo della Chiesa Militante" nel Cappellone degli Spagnoli. La raffigurazione pittorica della Santa Maria del Fiore Arnolfiana (cfr. Andrea Bonaiuti, il Trionfo della Chiesa Militante in Santa MAria Novella) presenta infatti una facciata tricuspidata e una ricchezza di pinnacoli che accentuano il suo aspetto ascensionale gotico, ma, d'accordo con l'Alvino, mi sembra molto diversa dalla chiesa che, attraverso i numerosi accrescimenti, era giunta all'Ottocento. La vittoria anche se non definitiva del progetto di Emilio de Fabris, fece effettivamente perdere serenità di giudizio all'accademia napoletana - cfr. la pubblicazione satirica E.Alvino, Gli Orbi ed il quadro di Simone Memmi.., Firenze 1865 (per l'attribuzione della parete affrescata riprende il nome citato dal Vasari) - il cui disegno fu invece accolto molto favorevolmente dalla giuria (cfr. Voti e pareri diversi sulla facciata..; F. Del Fusco, op.cit.; pp. 44 e segg.) Indubbiamente, anche a posteriori, fuori dalle accese polemiche e dalle diatribe che questa facciata sollevò per decenni e prima aveva creato per secoli, l'opera dell'Alvino di notevole qualità e inventiva artistica era però incline ad un gusto pittorico e decorativo poco affine al contesto architettonico in cui doveva inserirsi e soprattutto, troppo poco fiorentino
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà persona giuridica senza scopo di lucro
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900161644
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI in basso a sinistra - Errico Alvino Napoli 1864 - corsivo -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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