Cristo crocifisso

scultura,

Il perizoma che si stende immediatamente sotto la curva del ventre, coprendo i fianchi del Cristo e modellandosi aderendo alla parte superiore delle gambe, è in cartapesta

  • OGGETTO scultura
  • MATERIA E TECNICA legno/ scultura/ pittura
    cartapesta/ modellatura/ pittura
  • ATTRIBUZIONI Neri Di Bicci (1419/ 1492)
  • LOCALIZZAZIONE Greve in Chianti (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La qualità della scultura non raggiunge un alto valore artistico, pur avendo una certa forza di intaglio anche se non manca un certo senso di stilizzazione del busto. L'aureola ed il cartiglio, opera decisamente di Neri di Bicci, sono purtroppo scomparsi. Il primo accenno del crocifisso figura nel diario di Neri di Bicci in data 9 novembre 1462, in cui parla di un certo "Domenico Vetturale a S. Felice in piazza" che gli aveva commissionato un crocifisso simile a quello che realizzò per S. Gaggio (Biblioteca degli Uffizi, segn. Manoscritti 2 nr. 189 carte numerate, carta 81r): "Martedì a dì 9 di novembre 1462. Crocifisso di Domenico Veturale. Rchordo ch'el detto dì feci patto e preg(i)o chon Domenicho vetturale a San Felice in Piazza d'uno crocifisso grande di rilievo ch'io gli dipinsi cholla croce, chorona a tute mia ispese, c(i)oè di chose apartenenti alla pitura; d'achordo mi de' dare f. sei larg(hi) ed i' gli ò a tigniere el chanpo di detto crocifisso dirieto di nero, in quello modo e forma che istà quello feci a San Ghag(i)o o fuori della Porta a San Pietro Ghatolino; il quale crocifisso vole pore nella chiesa f. 6 l(a)r(ghi) di S. (...) a Strada e chosì d'achordo fatto e detto dì lo mandò in detto luogho. Posto de' dare a libro D a c. 90. Un'ulteriore notizia è stata pubblicata dalla Lisner (1970) senza però l'attribuzione e in cui si avvicina al Crocifisso il consimile della Sacrestia Vecchia di S. Lorenzo. Sempre nelle ricordanze si accenna ad un gruppo di tagliatori di cui si serviva per i lavori in legno, tra cui don Romualdo Camaldolese, abate delle Candele, che gli forniva i crocifisssi. Molti particolari della superficie dipinta, sopratutto il cartiglio e l'aureola ora scomparsi, si riscontrano in opere analoghe eseguite su tavola. La più vicina è la Trinità della Sacrestia di S. Croce, secondo il Milanesi identificata con l'opera realizzata nel 1461. l'opera è stata recntemente studiata da bruno Santi in un articolo apparso sugli "Annali della scuola Normale Superiore di Pisa" (1973)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900006954
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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