Madonna con Bambino e angeli

dipinto,
Meliore Di Jacopo (attribuito)
notizie 1250-1299

Personaggi: Gesù Bambino; Madonna. Figure: angeli. Oggetti: cortina

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a tempera
  • ATTRIBUZIONI Meliore Di Jacopo (attribuito): esecutore
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Scuola Fiorentina
  • LOCALIZZAZIONE Tavarnelle Val di Pesa (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto proviene da S. Michele a Casaglia, oratorio dipendente dalla chiesa di S. Pietro in Bossolo, da dove era stato trasferito già nel 1848. Il Biadi ricorda che una tavola rappresentante la Vergine col Bambino, del tempo di Margheritone era stata sostituita da un dipinto del Ligozzi rappresentante S. Michele Arcangelo. L'opera molto conosciuta e di estremo interesse, ha avuto una lunga vicenda critica. Assegnata genericamente dal Van Marle (1932) a scuola toscana, fu circoscritta dall'Offner (1933), che vi coglie una profonda intensità, all'ambito di Meliore Toscano. Il Gamba, nella recensione alla mostra del 1933 si opponeva a tali ipotesi assegnandola a un maestro bizzantino. La Vavalà (1934), gli autori del catalogo della mostra di Parigi e il Coletti non accettavano nessuna delle attribuzioni e rimandavano il dipinto genericamente a scuola fiorentina duecentesca. Nel catalogo della mostra giottesca (1943) la Sinibaldi avvicinava il dipinto al dossale di S. Leolino a Panzano e alla Madonna di Coppo in S. Maria Maggiore, proponendo per la nostra tavola una data assai tarda per le sue "lunghissime forme". Il Garrison (1949) pur accettando l'influenza di Meliore, preferiva assegnare il dipinto ad un artista fiorentino e lo datava tra il 1270-1280. Il Ragghianti seguendo la tesi espressa nel catalogo della mostra giottesca, vi riscontrava affinità stilistiche con Meliore e Coppo e lo classificava come opera della Bottega di Meliore e Coppo. Tale collaborazione, secondo lo studioso, se non addirittura a Siena dove entrambi erano prigionieri, era certamente sorta a Firenze al tempo della Madonna di S. Maria Maggiore a Firenze. A meliore, di origine sicuramente fiorentina, il Ragghianti assegnava gli angeli della tavola di S. Pietro in Bossolo. Il nostro pittore riprendendo le parole dello stesso studioso "risulta una figura singolarmente valida per ordinare la vicenda pittorica a Firenze tra il 1260 e il 1280". Recentemente il Tartuferi (1986) ha riepilogato le varie posizioni critiche scorgendo nella pittura di Meliore influssi pisani e derivazioni dirette dal Maestro del Bigallo nella struttura compositiva con dei passaggi nella sua evoluzione verso modi più decorativi. Lo stesso Tartuferi, accetta nel catalogo di Meliore tutte le opere raggruppate sotto il nome di Maestro di Bagnano e crede in un accostamento del nostro a Coppo durante la sua fase più tarda. Il Marques (1987), che ha operato un ridimensionamento critico della cultura coppesca, considera questa Madonna, eseguita nell' "entourage" di Meliore, mentre nel recentissimo catalogo (1988) della mostra di S. Leolino a Panzano, Marco Ciatti, escludendo la possibilità di un contatto fra Meliore e Coppo, ritiene estraneo questo dipinto al catalogo di Meliore (notizie come da catalogo)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900005058
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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