VERTEBRATI/ MAMMIFERI/ mulo (esemplare)
Scheletro naturale di mulo, preparato a secco. Classe A- Osteologia. Il mulo deriva dall'accoppiamento dell'asino con la cavalla; raramente è fertile, e le caratteristiche somatiche sono più simili a quelle dell'asino
- OGGETTO VERTEBRATI/ MAMMIFERI/ mulo
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MISURE
Altezza: 135 cm
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Collezione di Anatomia degli Animali Domestici
- LOCALIZZAZIONE Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie - DIMEVET
- INDIRIZZO Via Tolara di Sopra, 50, Ozzano dell'Emilia (BO)
- SPECIFICHE DI LOCALIZZAZIONE Bacheca C1
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il mulo era molto diffuso nel passato, sia nell'uso civile che militare, e le sue doti di frugalità e rusticità sono sempre state apprezzate insieme alla notevole forza muscolare, alla grande resistenza alla fatica e alla sicurezza del passo, in particolare nei ripidi sentieri di montagna. A questo proposito, si devono ricordare i muli delle truppe alpine in grado di trasportare carichi someggiati, talvolta molto instabili, di 130-150 Kg in terreni impervi o in condizioni climatiche estremamente avverse. In Italia per la produzione dei muli sono impiegati soprattutto asini di Martina Franca o Ragusani accoppiati rispettivamente con cavalle Murgesi o Sanfratellane; in Francia viene usato l'asino del Poitou e le cavalle di razza Poitevin
- TIPOLOGIA SCHEDA Beni naturalistici-Zoologia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico non territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800690015
- NUMERO D'INVENTARIO 1414
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Alma Mater Studiorum - Università di Bologna
- DATA DI COMPILAZIONE 2023
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0