villaggio neolitico di Travo S. Andrea (insediamento tracce di insediamento)

Travo, ca 4300 - ca 3800

Lo scavo del villaggio neolitico di Travo S.Andrea ha portato alla luce una serie di strutture abitative e altre legate alla gestione del villaggio conservate a livello di fondazioni. Si tratta di un sito plurifase molto complesso per lo stato di conservazione delle strutture solo in negativo e per le caratteristiche vertiche dello strato archeologico, che rendono poco chiare le superfici d'uso. Le strutture più significative individuate sono: Gli edifici di planimetria rettangolare, ampi da m 15 x 7 a m 11 x 6, posti lungo il fiume. Il perimetro è delimitato da un cavo di fondazione in cui si leggono alloggiamenti per pali. Lungo la linea mediana è riconoscibile un palo posizionato sui due terzi della lunghezza (Beeching et alii 2005). Tali edifici, noti anche in altri siti emiliani e piemontesi, trovano confronti in ambiente epi-Lengyel e Lasinja (Maffi 2017). Le palizzate - Numerose buche di palo si sono viste in tutta l’area. Gli allineamenti più evidenti, paralleli alla riva del Trebbia, sembrano documentare una palizzata verso il fiume. I pozzetti - Nell’area di scavo si trovano 10 fosse del tipo tradizionalmente definito pozzetto-ripostiglio. Il più grande di questi fa parte però delle poche strutture di facies VBQ I. Focolari e forni - Nella zona a monte dello scavo sono venute alla luce 25 strutture di combustione. Sono fosse sub-rettangolari (1,50-1,70 x 0,80-1 m) poco profonde e con pareti rubefatte, contenenti carboni e riempite con ciottoli alterati dal calore. Le analisi micromorfologiche e chimiche (Pescio et alii 2017) ne hanno confermato l'uso culinario. Tuttavia il ritrovamento in essi di stele litiche frammentate apre anche la prospettiva di nuove interpretazioni simbolico-rituali legate all'utilizzo delle strutture (Beeching 2017). I muri in ciottoli - L’elemento strutturale più recente del sito è costituito da allineamenti di ciottoli, di cui due, lunghi oltre 23 metri, paralleli e distanti 20 metri uno dall’altro, paiono una recinzione in pietre a secco, che delimitava parte dell'abitato. Il progetto di scavo sistematico e di ricerca promosso a S. Andrea, oltre ad evidenziare le potenzialità scientifiche del sito, ha permesso di sviluppare anche ipotesi progettuali legate alla tutela e alla valorizzazione. In considerazione di ciò il Ministero dei Beni e Attività Culturali e del Turismo ha espropriato il terreno in cui insiste il sito (2005). Su questa base, il Comune di Travo, di concerto con la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna, nel 2006 ha avviato la realizzazione del Parco Archeologico di S. Andrea, su progetto dell’Arch. Riccardo Merlo. Il progetto ha previsto la recinzione dell’area in cui sono conservate le strutture preistoriche, la protezione e il consolidamento delle strutture, la sistemazione a verde dell’area circostante, la costruzione di un locale di accoglienza e di parcheggi per i visitatori e la ricostruzione di tre degli edifici neolitici messi in luce dallo scavo. I lavori sono stati realizzati per tranches a partire dal 2006, anno dell'apertura al pubblico dell'area archeologica e così di seguito finanziati: - Progetto del Parco Archeologico abitato neolitico – 1° Stralcio: Progetto Esecutivo approvato con Delibera di Giunta Comunale n° 16 del 05/02/2005 per un importo complessivo di €. 454.244,31, finanziati con contributo del DOCUP Obbiettivo 2 – Emilia Romagna 2004/2006 – Asse 2 Misura 2.2 per €. 317.946,41, con contributo della Provincia di Piacenza per €. 28.593,57 e con fondi Comunali per €. 107.669,18; - Lavori di “Sistemazione dell’Area Archeologica di Travo – II° Stralcio: Progetto Esecutivo approvato con Delibera di Giunta Comunale n° 24 del 11/03/2008 per un importo complessivo di €. 115.000,00, finanziati con contributo della Regione Emilia Romagna per €. 40.000,00 e con contributo della Fondazione di Piacenza e Vigevano per €. 75.000,00; - Lavori di “Sistemazione del Parco Archeologico di Travo – III° Stralcio – Annualità 2008”: Progetto Esecutivo approvato con Delibera di Giunta Comunale n° 82 del 21/08/2010 per un importo complessivo di €. 55.000,00, finanziati con contributo della Regione Emilia Romagna per €. 30.000,00 e con fondi Comunali per €. 25.000,00; - Lavori di “Completamento del Parco Archeologico Villaggio Neolitico – IV° Stralcio – Annualità 2009”: Progetto Esecutivo approvato con Delibera di Giunta Comunale n° 110 del 03/12/2011 per un importo complessivo di €. 45.000,00, finanziati con contributo della Provincia di Piacenza per €. 25.000,00 e con “Legge Mancia” per €. 20.000,00; - Lavori di “Sistemazione del Parco Archeologico di Travo – V° Stralcio – Annualità 2010”: Progetto Esecutivo approvato con Delibera di Giunta Comunale n° 9 del 12/02/2011 per un importo complessivo di €. 70.000,00, finanziati con contributo della Provincia di Piacenza – Servizio turismo e Attività Culturali per €. 28.000,00 e con fondi Comunali per €. 42.000,00; - Lavori di “Messa in sicurezza del Parco Archeologico di Travo – VI° Stralcio – Annualità 2011”: Progetto Esecutivo approvato con Delibera di Giunta Comunale n° 74 del 27/07/2013 per un importo complessivo di €. 60.000,00, finanziati con contributo della Provincia di Piacenza per €. 19.000,00 e con fondi Comunali per €. 41.000,00; - Progetto per realizzazione impianto fotovoltaico presso il Parco Archeologico di Travo: Progetto Esecutivo approvato con Delibera di Giunta Comunale n° 101 del 04/12/2018 per un importo complessivo di €. 16.000,00, finanziati con contributo di IREN

  • OGGETTO insediamento tracce di insediamento
  • MISURE Circonferenza fianchi: 1806 mq
    Lunghezza: 43 mq
    Larghezza: 42 mq
  • AMBITO CULTURALE Neolitico Recente Emiliano
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Chassey Lagozza
  • LOCALIZZAZIONE Travo (PC) - Emilia-Romagna , ITALIA
  • TIPOLOGIA SCHEDA Siti archeologici
  • INTERPRETAZIONE Villaggio neolitico riferibile alla fine del V millennio BC inizio IV millenno BC, posizionato lunga la riva sinistra del fiume Trebbia con edifici posti perpendicolarmente la sponda e paralleli tra loro. Si conosco almeno 3 grandi case rettangolari, con superfici interne tra i 70 e i 100 mq, e altrettante di più piccole dimensioni poste in posizione più arretrata rispetto a queste e verso la collina, forse con funzione differente ma probabilmente cronologicamente più antiche. Il villaggio è costituito anche da strutture di stoccaggio interrate, muretti in pietre a secco, buche di palo dalle funzionalità non ancora individuate e forni per la cottura della carne. Dati i materiali archeologici rinvenuti che rivelano contatti anche con gruppi molto lontani (nord Alpini, peninsulari) è evidente che il sito era inserito in un attivo circuito di scambi a lungo raggio
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800677060
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Parma e Piacenza
  • DATA DI COMPILAZIONE 2019
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'