Puttino dormiente

scultura, 1845/00/00 - 1849/12/00

Scultura in marmo raffigurante puttino dormiente

  • OGGETTO scultura
  • MATERIA E TECNICA Marmo
  • ATTRIBUZIONI Aleotti Paolo (1813/ 1881): scultore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Estense
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo dei Musei
  • INDIRIZZO largo Porta S. Agostino, 337, Modena (MO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il modello è quello del "Cupido dormiente", realizzato a Firenze nel 1495 da Michelangelo ventenne e venduto a Roma per antico al cardinale Raffaele Riario. Approdato nel 1502 nello studiolo mantovano di Isabella d'Este, accanto al quale verrà poi collocato un altro "Cupido" ritenuto da Prassitele, vi è ancora documentato nel 1542. Dopo il trasferimento in Inghilterra con parte delle raccolte dei Gonzaga, se ne è persa ogni traccia. La fortuna dell'invenzione è attestata dalle numerose repliche e varianti cinque-seicentesche (alcune delle quali identificate dalla critica con la celebre "contraffazione" michelangiolesca), tra le quali è stato annoverato anche il marmo estense, secondo il Bonsanti (1985) una copia da Michelangelo, realizzata dal suo seguace reggiano Prospero Clementi. Precedentemente Salvini (schede dattiloscritte a cura della Soprintendenza) aveva identificato la statuetta con il "puttino al naturale che dorme con mano sopra la testa" citato nell'inventario della villa delle Pentetorri (1684), ravvisando nel marmo, fino ad allora anonimo, un tipico lavoro di François Duquesnoy, da confrontare stilisticamente con numerosi esemplari in vari musei d'Europa, ad evidenza derivati dal "puttino che dorme e posa la guancia su l'origliere di grandezza circa un mezzo palmo" ricordato da Bellori (ed. 1976, p. 295) tra le invenzioni più seducenti del fiammingo, ma anche dell'Algardi (Bellori, cit. , p. 415). Ma nel 1989 Mario Iotti, in uno studio sullo scultore reggiano Paolo Aleotti, attivo a Reggio in pieno Ottocento, ha riconosciuto nel marmo della Galleria Estense il "Bambino dormiente" commissionato allo scultore da duca Francesco IV nel 1845, ma concluso solo nel 1849, documentando tutte le tappe della tormentata commissione, a cominciare dalla presentazione al duca, in occasione della fiera reggiana del maggio 1845, del "bozzetto di un putto" che fruttò all'Aleotti la commissione del Bambino dormiente "con un anticipo di L. 800". Poi il trasferimento dello scultore a Firenze dove la lavorazione della statuetta fu avviata sotto la supervisione del Bartolini, le interruzioni dovute alla morte del duca (21.1.1846) e successivamente alle incertezze del governo provvisorio, fino alla ripresa delle trattative (dopo il rientro a Modena degli Estensi) con il nuovo duca Francesco V nell'estate 1849, che vedono farsi parte diligente per l'Aleotti anche il Malatesta e il Bartolini. Finalmente raggiunti gli accordi economici sul compenso, la statua veniva terminata nel dicembre 1849, e nel gennaio 1850 giungeva in Palazzo Ducale. Tra il 1850 e il 1867 il "Bambino dormiente" verrà più volte presentato in pubblico, a partire dall'Esposizione dei Capi d'Arte a Modena nel 1850, fino alla triennale bolognese el 1867. La recente pulitura ha fugato ogni dubbio sull'epoca di esecuzione, evidenziando nella raffinata esecuzione del marmo, caratterizzata dalla resa levigata e compatta della superficie e dal trattamento minuzioso dei particolari, elementi di stile che ben si accordano con i modi di un artista formato in ambito accademico e sul magistero del Bartolini. Tali da fruttare al suo autore numerose commisioni soprattutto fra la nobiltà reggiana
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800439265
  • NUMERO D'INVENTARIO 2055
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA GALLERIA ESTENSE
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Modena e Reggio Emilia
  • DATA DI COMPILAZIONE 2012
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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