Il sacrificio di Caino e Abele; Caino uccide Abele; L'Eterno rimprovera Caino. sacrificio di Caino e Abele; Uccisione di Abele; Dio rimprovera Caino
La prima scena, molto dilatata (occupa tre blocchi di marmo), ospita il sacrificio di Abele e Caino, prole di Adamo ed Eva. Le figure dei due fratelli occupano ciascuna un blocco di marmo e si rivolgono verso il pannello centrale dove è scolpita l'immagine del Creatore in mandorla sorretto da un telamone. L'immagine del Creatore è quasi miniaturistica , sembra rappresentare una scultura posta su una mensa d'altare. Nel libro che Dio tiene aperto tra le mani si legge il versetto "qui sequitur me non a[m]bu[lat in tenebris]. Il telamone che regge la mensa presenta una stretta parentela con i due scolpiti alla base del fregio del portale centrale: si tratta di un motivo caro a Wiligelmo. La scena successiva vede l'uccisione di Abele da parte di Caino. Va notato il sovrastare, per tutta la lastra, della figura di Caino su quella di Abele. (continua in OSS)
- OGGETTO rilievo
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MATERIA E TECNICA
marmo greco/ scultura
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ATTRIBUZIONI
Wiligelmo (notizie 1099-1110)
- LOCALIZZAZIONE Modena (MO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La fascia di rilievi posti a diverse altezze sulla facciata -due sopra le porte laterali, due a fianco del protiro centrale- raffigura una sequenza narrativa continua con scene tratte dalla genesi. Da sempre è stata attribuita a Wiligelmo, le cui lodi celebrate nell'epigrafe vicina ne hanno costituito una sorta di firma inconfondibile. La collocazione attuale dei quattro pannelli, sfalsati a diverse altezze sul muro di facciata, è unanimemente considerata frutto di un rimaneggiamento avvenuto in epoca campionese. Le due ipotesi fondamentali sulla collocazione originaria sono state espresse da Quintavalle (1964-65), per il quale le lastre erano poste all'interno a decorare il pontile, e da Salvini (1966) che ne ha proposto una collocazione in facciata, allineate alla stessa altezza. Le due ipotesi sono state variamente considerate dalla critica successiva. Una recente lettura iconografica (Frugoni, 1996 e Duomo Modena pp. 14-23) ha rinsaldato il legame, peraltro già suggerito da Salvini, fra il contenuto simbolico dei rilievi e il resto della decorazione, con particolare riferimento al portale, della facciata. I sedici pannelli che compongono l'opera sono di materiali diversi, marmo greco, pietra d'Istria e pietra di Vicenza. Questo insieme alla diversa incidenza degli agenti atmosferici ha prodotto livelli di degrado differenti. I materiali, anche dopo il restauro del 1984, rivelano un miglior stato di conservazione nelle lastre sui portali maggiori. L'intero complesso è sormontato da una fascia modanata divisa in due parti da un cordone mediano dal quale fiorisce una successione di palmette scandite dai fori del trapano
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800371035
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Modena e Reggio Emilia
- DATA DI COMPILAZIONE 2003
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI prima scena, libro - QVI SEQVITUR ME NON A[M]BV[LAT IN TENEBRIS] - a solchi - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0