Il gruppo è costituito dalle figure del Cristo morto disteso, scarno e col viso contratto dal dolore, di Maria Maddalena e della Madonna poste su un basso basamento. Cristo è adagiato su un bianco lenzuolo ed ha il tronco e il capo appoggiati alle gambe della Madonna che volge il capo e gli occhi piangenti al viso del figlio e stringe tra le mani giunte al petto un lembo del sudario. La Maddalena è china sul corpo di Cristo nell'atto di detergerlo dal sangue con le lacrime e i lunghi capelli biondi

  • OGGETTO scultura
  • MATERIA E TECNICA terracotta/ pittura
  • ATTRIBUZIONI Visconti Vincenzo (notizie Primo Quarto Sec. Xix)
  • LOCALIZZAZIONE Parma (PR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il notevole gruppo scultoreo, che per iconografia e caratteri stilistici si inserisce in quella produzione di terracotte policrome molto diffuse in area lombardo-emiliana, è stato attribuito da Cirillo e Godi (1986, p. 346) a Vincenzo Visconti, l'allievo di Giuseppe Carra che, sotto la direzione del maestro, eseguì quel "Cristo morto" per la parrocchiale di Mezzano Rondani (1805) e quel "Compinato" per il duomo di Parma (1808) ritenuti dagli studiosi ciati molto vicini al pezzo in esame. L'ipotesi attributivi pare altreì confermata da un documento datato 14 agosto 1810 con il quale i fratelli Giovanni e Giuseppe Carra si mostrano determinati a far porre a loro spese sotto la mensa dell'altare di S. Rocco un "simulacro rappresentante la morte del redentore e la Maddalena piangente". Nell'inventario datato 10 ottobre 1816 compare poi citato per la prima volta al'altare della Madonna (già di S. Rocco) proprio un "simulacro della Deposizione della croce", collocato in quel sito insieme ad un "piccolo quadro di S. Rocco", anch'esso probabilmente identificabile col "quadro piccolo rappresentante S. Rocco" che gli stessi fratelli Carra avevano fatto eseguire per la chiesa attorno al 1810. Va infine segnalato che, secondo la testimonianza orale del parroco e le notizie desumibili dalla precedente schedatura, il pezzo sarebbe stato donato alla chiesa nei primi decenni del nostro secolo dalla famiglia Restori-Zurlini; non è tuttavia stato possibile reperire tra la documentazione consultata alcun cenno relativo a uesta donazione
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800261052
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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