Annunciazione

gruppo scultoreo,

Sul timpano spezzato dell'ingeresso principale è riprodotto il simbolo dell'Ordine entro cartiglio. Lo sormontano una nube di stucco trapunta di cherubini, con due angeli sorreggenti la Croce e l'Eterno padre benedicente, visibile alla sommità. Ai lati, sugli spezzoni del timpano, l'angelo e la Vergine

  • OGGETTO gruppo scultoreo
  • MATERIA E TECNICA stucco/ modellatura
  • ATTRIBUZIONI Barberini Giovanni Battista (1627/ 1691)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Barbieri Giacomo
  • LOCALIZZAZIONE Parma (PR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Ricordata come opera di Giacomo Barbieri da Sanseverino e da Baistrocchi, l'Annunciazione venne realizzata dal comasco Giovan Battista Barberini nel 1681 (Magni 1972). Piuttosto confuse le notizie riferite dalle guide e dagli storiografi parmensi. Ruta ascrive il gruppo a Leonardo Barberino scultore lombardo e Bertoluzzi a "Giacomo Barbieri probabilmente allievo di Luca Reti plasticatore di Corte". Fu Donati a riportare una corretta attribuzione dell'opera come farà poi anche Scarabelli Zunti. E' ormai consolidata l'attribuzione al Barberini. Si tratta di un intervento realizzato a breve distanza di anni dagli stucchi della tribuna e degli organi della bolognese basiloca di San Petronio, per i quali è documentata l'opera del Barberini tra 1673 e 1675 (Magni 1972, Riccomini 1972). L'abilità e la sapienza esibita nel corso dell'opera bolognese forse sono alla base della chiamata dello stuccatore lainese a Parma, ove rivela, come ricorda Riccomini, una "disinvolta abilità plastica" tale da allinearlo al "gran fiato del Reti". Allo stuccatore lombardo -di origine e di cultura- quale era appunto Luca Reti, viene infatti avvicinato il Barberini da Scarabelli Zunti, il quale ritiene Giovan Battista allievo di Reti. In realtà la chiesa dell'Annunziata fu un dinamico cantiere all'interno del quale operarono Domenico e Leonardo Reti nella cappella Torelli, Luca Reti e il Barberini. Si tratta di interventi decorativi realizzati a partire dagli anni trenta del Seicento e protrattisi fino agli ultimi decenni del medesimo secolo. Opere che attestano la maturità stilistica di maestranze solitamente fedeli ad uno schema di fondo tipicamente lombardo, sul quale possono innestarsi varianti o suggestioni esterne che tuttavia non intaccarono i caratteri propri di quella cultura. Una notevole maturità compositiva rivela infatti l'oprea di Barberini, all'interno della quale il modello dell'EternoPadre in alto risulta una rielaborazione di quanto espresso dallo stuccatore nella Cappella del Crocifisso della chiesa di Santo Stefano a Bologna, databile sul 1765 e dunque a ridosso dell'intervento in San Petronio (cfr. Hoffmann 1928, p.46). L'opera parmense si colloca tuttavia entro due importanti realizzazioni, entrambe mantovane. Si tratta del disegno della sagrestia della Chiesa della SS. Trinità, dei padri gesuiti, e della decorazione del salone di Palazzo Sordi, di raffinata ricchezza nell'ornato (Magni 1972, pp.83-84). A Parma Barberini esibisce un fare stilistico di maggiore scioltezza, che perviene ad ammorbidire il più serrato schema lombardo nella nuvola trapunta di cherubini e nel ricco panneggio dell'angelo, cui non sono estranei ricordi e suggestioni della scultura di Filippo Raggi e Ercole Ferrata. La data del 1681 è stata recentemente accertata dalla Magni che ritiene plausibile che l'intervento decorativo parmense possa essere stato compiuto dal Barberini fra l'opera mantovana nella chiesa dei gesuiti (1678), le decorazioni del duomo di Luiz (1680-1682) e i più tardivi lavori in Palazzo Sordi. Del resto la pratica di bottega dei maestri intelvesi e camiesi, solitamente basata sull'apporto e la collaborazione di numerosi aiuti favoriva l'espletamento di una molteplicità di commissioni da parte del maestro. In una pausa del lavoro a Luiz il Barberini sarebbe dunque rientrato in Italia e avrebbe realizzato il gruppo dell'Annunziata
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800201692
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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