Il Crocifisso, San Gualberto e la Maddalena: San Giovanni Gualberto che, davanti al Crocifisso, perdona all'uccisore del proprio fratello. Cristo crocifisso e Santi

dipinto, 1510 - 1510

Il dipinto raffigura un episodio della vita di San Giovanni Gualberto; quando il santo, davanti al crocifisso sull'altare della chiesa di San Miniato al Monte, presso Firenze, perdona all'uccisore del proprio fratello Ugo. Al centro del quadro è il "Crocifisso" sopra un robusto basamento esagonale decorato da candelabre policrome su fondo d'oro. Dietro una piccola abside con pilastri laterali anch'essi decorati a candelabre. A sinistra, in piedi e di profilo, Giovanni Gualberto, con gli occhi e la mano sinistra levati verso il crocefisso. Ha una veste scura con larghe maniche, il manto violaceo e gli avambracci coperti da armature e i capelli lunghi. Posa la destra sulla spalla di un cavaliere barbuto: inginocchiato con le mani giunte, tiene gli occhi fissi al crocifisso (indossa una cotta a maglia e cinge uno spadino). Entrambi chiedono al Cristo l'assenso al perdono. In primo piano, a destra, Santa Maria Maddalena (del tutto estranea al fatto e certamente voluta dal devoto committente) in piedi, con la veste gialla e verde e il manto rosso, regge un vasetto degli unguenti ed un libro chiuso. Entro una cornice seicentesca in legno dorato e in tagliato, con fondo nero decorato da graffiti e puntinature dorate

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Palmezzano Marco (1459-1463/ 1539)
  • LOCALIZZAZIONE Forlì (FC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il soggetto della tavola, per quanto nuovo e singolare, era famoso e non poteva mancare in una basilica di Vallombrosiani, dei quali San Giovanni Gualberto era il fondatore: vi è colto il momento psicologico del giuramento e dell'assenso al perdono. La tavola, ostinatamente attribuita da molti al Morolini (1956, p. 606. p. 609) è invece opera di Marco Palmezzano, databile verso il 1510, all'incirca nell'epoca della Immacolata (anch'essa in San Mercuriale). Lo provano l'uso delle candelabre a fondo aureo e la "maturità di concezione e di esecuzione. La figura del guerriero ricorda fortemente l'immagine di Francesco Gonzaga nella famosa "Madonna della Vittoria" di Andrea Mantegna, quadro che il Palmezzano potè vedere a Mantova" (1956, p. 120). La figura della Maddalena è uguale a quella della Santa Caterina nell'altra tavola (firmata) del Palmezzano in San Mercuriale raffigurante: "La Madonna col Bambino in trono fra Santa Caterina d'Alessandria e San Giovanni Apostolo"(che sono lo stesso modello della Madonna nell'ancona di San Michelino a Faenza e della Madonna della tavola di Matelica). Il Crocifisso è invece molto simile alla tavoletta della "Crocifissione" agli Uffizi (1956, pp. 605-606)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800033540
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Bologna Ferrara Forli'-Cesena Ravenna e Rimini
  • DATA DI COMPILAZIONE 1989
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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