orologio - a pendolo, opera isolata di Musy Père & Fils (bottega) (prima metà XIX)

orologio a pendolo, post 1800 - ante 1850

Orologio a pendolo in legno di acero con base e sommità rettangolari decorate da girali floreali a china nera. Il quadrante circolare, chiuso da una ghiera in bronzo dorato lavorata con rilievi a motivi floreali, si trova entro quattro colonnine a fusto liscio con basi e capitelli in bronzo dorato. Il peso del pendolo, sorretto da una lira, presenta in rilievo al centro un'effigie femminile

  • OGGETTO orologio a pendolo
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ fusione/ doratura
    legno di acero/ intaglio, verniciatura, inchiostro
  • ATTRIBUZIONI Musy Père & Fils (bottega)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Reale di Genova
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
  • INDIRIZZO Via Balbi 10, Genova (GE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Anche questo pendolo, dotato di maggiore esuberanza decorativa nei dettagli rispetto agli esemplari coevi, è da ascrivere alle produzione della ditta Musy, la più importante famiglia di orologiai piemontesi. La firma "Musy Père et Fils Horlogers du Roi à Turin" fu usata, salvo varianti secondarie, a partire dal 1831, quando Carlo Alberto divenne re di Sardegna e i Musy seguirono le fortune dei principi di Carignano. Inoltre solo dal 1835 furono formalmente autorizzati dal principe Eugenio di Savoia Carignano a firmare anche come "Horlogers de S.A.S." (Son Altesse Sérénissime). Dopo la proclamazione del regno d'Italia nel 1861 poterono fregiarsi della qualifica di orologiai "de S.M. Le Roi d'Italie". Le più importanti forniture della ditta Musy Père et Fils ricadono tra il 1836 e il 1840 per dotare le diverse residenze sabaude, tra cui il palazzo genovese, di nuovi orologi. Gli esemplari noti e i documenti rivelano che i Musy non furono fabbricanti: come moltissimi altri orologiai in gran parte d'Europa importavano orologi completi o utilizzavano i movimenti e casse prevalentemente in bronzo. E' probabile che non acquistassero il materiale occorrente direttamente dalle manifatture produttrici, ma da alcuni dei numerosi mercanti che avevano sede a Parigi. La qualifica di "marchand horologer", spesso usata in senso restrittivo, nel caso della ditta Musy va rivalutata: gestivano infatti un laboratorio adeguato che permetteva loro di importare non solo orologi completi ma anche movimenti e casse separati da riassemblare; inoltre risultano dai documenti lavori di delicate riparazioni a diversi orologi. Nel 1925 si trovava nell'Appartamento dei Principi Ereditari mentre nel 1950 era nei depositi
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700377231
  • NUMERO D'INVENTARIO 1123
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Palazzo Reale di Genova
  • ENTE SCHEDATORE Palazzo Reale di Genova
  • DATA DI COMPILAZIONE 2022
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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